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sabato 15 marzo 2014

Trasfigurazione



TRASFIGURAZIONE

Sperimenta la potenza

del dono!

 
     È l’amore che dà valore ad ogni azione dell’uomo, vissuto nei vari percorsi della vita. Rende, così, sacra e preziosa la sua età: infanzia, giovinezza, senilità.
Quante sfumature di colori e tonalità diverse di melodie nel piccolo che dona semplicità, nel giovane che sprigiona entusiasmo, nell’anziano che insegna saggezza!
Ed ecco un’immagine che si tinge d’amore. Impariamo il linguaggio delle cose e ritroviamoci dentro.

Si racconta che nel bel mezzo di un deserto infuocato dal sole, dei beduini avevano costruito un pozzo. Era magnifico, con la sua carrucola e spiccava nella sabbia dorata, spesso sferzata dal vento che formava con essa delle piccole dune. Al pozzo pareva d’essere un’isola in un mare sabbioso. Era fiero di sé. Da tanti anni veniva usato per attingere dell’acqua. Era felice col suo secchiello argentato, che correva, su e giù, canterellando strane melodie. Aveva conosciuto tanta gente diversa, la quale veniva a prelevare la sua bevanda preziosa, con anfore di creta. C’era perfino  chi amava sedersi sul suo bordo per riposare nelle ore più calde del giorno.
     Col passare degli anni, però, incominciò a screpolarsi, perdendo acqua da ogni parte e questa scemava sempre, più tanto che era ormai difficile attingere perché il secchio non riusciva a riempirsi. Scendeva giù vuoto e vuoto risaliva su.
Passarono i giorni … la carrucola cigolava, il pozzo diventava mesto e il secchio, con il disuso, iniziava ad arrugginire.
Gli abitanti del deserto decisero allora di abbandonarlo ed emigrarono altrove in cerca di altra acqua.
Un giorno mi sono recata in quel luogo, avevo sete e, avvicinandomi a quel pozzo con la mia brocca, gli ho chiesto dell’acqua. Piangeva, facendo scivolare dalle sue crepe un piccolo residuo d’acqua, rimasta nel fondo. E la sabbia beveva avidamente, felice.
“ Perché sei così afflitto ?” gli ho chiesto.
Mi ha risposto: “ Com’è bella e lieta la vita quando sei giovane e tutto ti va bene! Poi, avanzi negli anni e perdi il controllo di te stesso, dei tuoi tempi. Ti rendi conto che qualcosa cambia e che gli uomini ti mettono da parte e ti abbandonano. Non servi più, non conti più nulla. Sei cercato finché sei bello e utile nel fiore degli anni. Sei amato finché sei in grado di operare, finché stai bene “.
“ Come ti capisco, amico mio “, ho replicato. “ Ho vissuto i tuoi momenti, rivivendoli in me “.
Ho lasciato poi quel posto, pensando a tanti ricordi vissuti in me e negli altri. Sono ritornata qualche anno dopo cercando il mio pozzo e, con stupore, ho visto che era immerso nel verde, tanto da non vederlo. Un paesaggio bellissimo si presentava davanti ai miei occhi. Il mio amico era felice. Quelle infinite goccioline d’acqua, che aveva sparso intorno a sé, avevano dato vita a tanti piccoli semi. Era nata una fiorente vegetazione.
 
C’è sempre un tempo per offrire tutta la ricchezza che hai nel segreto del tuo cuore. L’amore ha un volto perennemente giovane: forte e tenace e, nello stesso tempo, delicato e sereno. Nessun momento della nostra esistenza è senza colore ma solo diverso.  Me lo ha insegnato quel vecchio pozzo sgretolato che, proprio nella terza età della sua vita, ha saputo donare e trasfigurare con le sue ultime gocce d’acqua, l’aridità del deserto in un’ oasi di pace.
 
                                                              Inco

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