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martedì 25 marzo 2014

19 marzo, Festa del papà


Pochi giorni fa c'è stata la Festa della donna, e il 19 marzo è stata la Festa del papà che mi  sollecita a scrivere qualcosa, partendo da una premessa, per me importante: sono contraria a qualsiasi  avvenimento che venga sfruttato per motivi commerciali. 
Scrivo solo per dire GRAZIE a tutti i papà e comincio proprio, con tanta nostalgia, dicendolo a mio padre, morto tanti anni fa ma ancora molto presente  in me.


A tutti i papà dico grazie per il dono della vita, grazie per quello che fate per i vostri figli, per i sacrifici che affrontate per amore, per tutto il bene che trasmettete loro. So perfettamente che ci sono padri indegni  di tale nome per il male che, invece, fanno ai figli ma per questi provo una grande pena perché  disconoscono il valore della paternità o non lo hanno mai conosciuto.

Siamo in un momento di grande confusione anche linguistica; mi dispiace che si  vogliano sostituire i termini “padre”- “madre” con “genitore 1” - “genitore 2” ( a parte il fatto che non ho ben capito chi  sarebbe 1 e chi 2 ) e penso  a quando i bambini iniziano a parlare e balbettano i primi pa-pa-( o ba-ba )- ma-ma che poi diventano papà, (simile a pappa!) o babbo, mamma. Con che parole dovranno essere sostituiti quei primi balbettii che riempiono di tanta dolcezza i cuori di chi, parenti o amici, li ascolta?

Qui mi fermo ripetendo

GRAZIE a tutti i papà
e non solo oggi 19 marzo, ma per tutti i 365 dell'anno
 
Maria

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