Quattro giorni fa una mia amica mi ha
telefonato per chiedermi se ero felice : un po' stupita le ho chiesto il
motivo di questa domanda, mi ha risposto che il 20 marzo è la Giornata della
Felicità. Ho confessato la mia ignoranza totale su questo argomento ma,
fortemente incuriosita ,sono andata su Internet e ho scoperto di non essere stata vittima di uno scherzo perché
in realtà il 28 giugno 2012 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha fissato
il 20 marzo come Giornata internazionale della Felicità allo scopo di “riconoscere
il benessere e la felicità quali aspirazioni universali della persona umana e
dunque obiettivi fondamentali delle politiche pubbliche”, invitando gli Stati
membri e le varie organizzazioni a
prendere iniziative a sostegno di questa decisione.
I pensieri che mi sono venuti in mente sono tanti, ne manifesto solo uno: ma desiderare di essere felici e, soprattutto che i propri famigliari, amici, conoscenti e , in generale, tutti gli uomini lo siano non è il fondamento dell'attività quotidiana di ognuno di noi? E non solo per un giorno ma per ogni giorno della nostra vita. Il sorriso dovrebbe poter affiorare sul volto di tutti sempre, spontaneamente, non perché una legge lo impone ma perché si sta vivendo una situazione che rende felici.
Mi piacerebbe sentire cosa ne pensano anche altre
persone, mi riferisco non solo a chi conosco ma a chiunque legge queste mie
parole. Il blog è proprio il luogo in cui persone comuni, anonime come me che
non saranno mai intervistate da nessun giornale o chiamate ad esprimere i loro
pareri di esperti in qualche trasmissione televisiva possono confrontarsi,
manifestare il proprio punto di vista ,scambiarsi opinioni sulle cose di tutti
i giorni. Gli argomenti sono tanti, vogliamo parlarne insieme?
Maria
Maria
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