SPOCCHIA
Conosco un galletto pettoruto che, ogni giorno, quando spunta il sole, sveglia una fattoria.
C’è
però che, a volte, canta a schiodo,
fuori tempo e, altre volte, canta al tramonto sbagliando l’ora. C’è poi quando
canta più spesso nella giornata, con il becco teso in alto, gonfiando il petto
per farsi veder che è bravo.
È
un po’ fanatico quando gira per il cortile: si ferma a beccare a destra e a
sinistra, sgallettando, e discutendo con convinzione con chi incontra sul
cammino. Raccoglie applausi, approvazioni, consensi.
Ma
gli animali del pollaio non si pigliano con lui: una gallina raduna voci di
disappunto e gli grida canzonandolo:
- Bella la vita tua ! C’è chi lavora
e chi fa festa ! Noi, almeno, facciamo l’uovo … E tu che fai ?
C’è un detto:
Non vantare cose che non fai e
che proclami di fare ai quattro venti.
L’aria è piena di questi strilli
di nullafacenti, che ostentano apparenze senza sostanza, tanto più quanto meno
fanno e gli incauti ci cascano come pesci che abboccano all’amo, per incanto.
0 commenti:
Posta un commento