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sabato 30 maggio 2015

Grani di sale - Distrazione





DISTRAZIONE

Era un uomo colto, patito per la lettura e fissato, ma tanto fissato, da estraniarsi da tutto e tutti. 


Un giorno comprò un cartoccio di acciughe insieme ad un grosso libro. Ripose il cartoccio sul tavolino da studio. Avrebbe pensato dopo a preparare un bel pranzetto e intanto si tuffò con tutto se stesso in quel testo agognato. Camminava in tondo, fermandosi ogni tanto per apostrofare un pensiero, mentre quelle povere alici stavano ad aspettare il loro turno e il tempo passava. Sembravano vive e curiose, con quei loro occhi aperti, che guardavano fissi in un punto.

Cercavano di attirare l’attenzione del lettore:

-       Ehi, buon uomo, ci vedi ? Che intenzione hai?

Che ne sarà di noi ? Dove e come finiremo ?

       Nessuna risposta.

Eppure, eccone una abbastanza originale. L’uomo, distrattamente, usò quelle acciughe come segnalibro.

Si udivano lamenti infelici:

-        Che brutta fine ! Ma guarda cosa ci è toccato:

schiacciate tra questi fogli di carta ! Sognavamo una conclusione gloriosa: una squisita frittura, in abbondante olio profumato, così, giusto per onorare la tavola ed essere gustate da invitati illustri che avrebbero esaltato il nostro sapore. Noi, pesce di prima scelta e qualità ! Invece non c’è peggior disgrazia che l’essere capitate nelle mani insensibili di questo deconcentrato.

E questi, al termine della lettura, cercò il suo cartoccio. Il pesce non c’era più e non si accorse nemmeno della sua fine.



Quanti brutti scherzi gioca all’uomo la distrazione !

                                                         Inco

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