CELIDONIA
La sua virtu’ profumata
è la gioia
Con quanta
trepidazione ho atteso la primavera! È un giorno di festa e una nuovola lo
sussurra al sole che sorride, mentre si affretta ad offrire la sua luce alla
terra che freme, per destarsi dal sonno.
La celidonia
stira i suoi petali e sboccia: dà così inizio alla nuova stagione. In coro la
salutano coccinelle e farfalline che, per essa, aprono bellissime danze
orientali.
Da lontani paesi
giungono anche le rondini e i loro garriti sono un tripudio solenne.
Il mio cuore si
riempie di suoni, di colori, di vita, di armonia. Il delicato fiore ha
preparato questo momento così carico di poesia e di sorprese. Per questo la sua
virtù profumata è la gioia. Le piace spettegolare con gli
altri, farsi conoscere, ammirare. È riuscita perfino a catturare la mia
attenzione. Ascolto quanto mi dice:
« C’è una
credenza popolare del Medioevo che esalta la proprietà della mia pianta: le
rondini curavano la vista dei rondinini con la sua linfa. A proposito voglio
narrarti una storia vera.
Lo scorso anno
erano nate da una coppia di rondinelle due piccole rondini. Una di esse, però,
aveva disturbi agli occhi. Quando la madre portava il cibo, non riusciva mai a
farsi imboccare mentre la sorella ne gioiva: il cibo toccava sempre e tutto ad
essa. Non riuscendo a vedere gli insetti da lontano, nel becco della madre,
perché miope, la poverina si trovava impreparata, quando essa arrivava e non
riusciva ad afferrare il suo cibo. La sua sorella nemica arrivava sempre prima
per rubarle la sua razione di alimento.
Così s’ammalò di
tristezza e dimagrì tanto da destare la preoccupazione della madre.
Un giorno questa
venne a catturare un moscerino su uno dei miei petali da portare alla sua
piccola ammalata, e mi fece partecipe del suo grande dolore. L’ho esortata a
prendere la linfa della mia pianta: l’avrebbe guarita.
E fu così che la
piccola rondine riacquistò la vista, con gran dispiacere della sorellina che
avrebbe avuto meno cibo da degustare ».
È ritornata
quest’anno da noi la rondinella risanata. La celidonia me l’ha fatta conoscere.
Ora ha costruito un bel nido ed ha cinque piccoli.
Sono un incanto
!
Inco
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