Pages

lunedì 11 agosto 2014

Vademecum - Iris


 
IRIS

 

CHIAMATO A SIMBOLEGGIARE

LA MEDIAZIONE



Era giunta l’estate e il sole non esitava ad infuocare l’aria e la terra, favorendo lo sbocciare dei fiori di quella stagione.
Voglio presentarti un fiore, l’iris che, di solito, preferisce vivere in un luogo ben soleggiato, come sua esigenza colturale.
Iris è un nome greco che significa arcobaleno. Il suo appellativo, infatti, dipende proprio dalla molteplicità dei suoi colori che si abbinano in modo meraviglioso.

Vuoi sapere cosa accadde, un giorno, in un giardino ?

In un’alba radiosa era fiorito un iris dai petali bellissimi. Aveva trovato riparo in un posto ombreggiato, sotto gli alberi, dove due rampicanti stendevano i loro rami, dirigendoli ambedue verso un albero maestoso, cercando di occuparlo. Ci tenevano tanto, ma … era sorta tra loro una lite molto accesa. Ognuno di essi avanzava il diritto di precedenza.
Il fiore tentava di fare da tramite per mettere pace. In cambio ricevette solo atti di violenza. Si accanirono brutalmente contro di lui, cercando di attorniarlo con i loro rami per soffocarlo e azzittirlo. Mi pareva di sentire il suo pietoso lamento : « Perché mi fate male ? Io cerco solo il vostro bene ! La prepotenza, l’arroganza e la corsa alla ricerca del primo posto, per ottenere la parte migliore, non hanno alcun valore nella vita. L’umiltà che porta alla comunione, è la virtù che conquista il cuore di tutti, perché essa è arrendevole e non prepotente.
Non ci sono, forse, altri alberi accanto a voi, che meritano la vostra considerazione e a cui affidare i vostri preziosi rami e abbellirli con i vostri fiori leggiadri ? Guardate me: ho la parte superiore fatta di un modo, mentre quella inferiore è adornata da striature meravigliose. Eppure la grazia del mio fiore consiste proprio in questi due aspetti che formano un unico fiore. Ci può essere tanta bellezza anche nella diversità di forme, perché ciò che attira la nostra attenzione è quella graziosa armonia che nasce da cose che vivono la comunione proprio laddove appare una spinta alla disunione, che separa e non unisce. Io, invece, vivo felice nel mio essere un’accoppiata di colori, di striature, di variazioni che sono presenti nel mio olezzante fiore ».
I due rampicanti si accorsero che quella piantina di iris era uno splendore e che tutto si armonizzava in quella fioritura, così diversa nella parte superiore da quella inferiore. Ognuno di loro si scelse il proprio albero da ornare. Liberarono dalla loro stretta quel mediatore, che appariva ai loro occhi come uno stupendo arcobaleno di colori. Capirono allora quanto male ci sia nel non valutare le ricchezze degli altri e quanto bene può nascere dal vivere offrendo la propria diversità semplice e pura. Ecco perché nel giardino ci fu una grande festa per l’iris, il fiore chiamato a simboleggiare la mediazione.
 
                                                                                                              Inco

0 commenti:

Posta un commento