PASSI
… una mano pietosa
che ti raddrizza
« La tartaruga
Mentre, una notte, se n’annava a spasso,
la vecchia Tartaruga fece er passo
più lungo de la gamba e cascò giù
co’ la casa vortata sottoinsù.
Un Rospo je trillò: - Scema che sei!
Queste so’ scappatelle
che costeno la pelle…
-
Lo
so: - rispose lei -
ma prima de
morì vedo le stelle». (Trilussa)
Quante
volte diciamo, a chi, dopo aver compiuto volutamente
scelte sbagliate: «Ti sta bene! Hai fatto il passo più lungo della tua gamba
».
È
vero, nessuno può interferire nella vita dell’altro e tantomeno forzare le sue
decisioni. Ma la pietà interviene sempre per « rivoltare » i momenti difficili
di si trova nell’angoscia o nella disperazione.
Ha
forse ragione il Rospo, nella poesia di Trilussa, che si fa beffe della
Tartaruga o la Tartaruga, la quale, certa della sua morte, cerca consolazione
dal cielo ?
Voglio
tentare o, meglio, osare di colorare questo simpatico quadretto poetico, per
comprendere meglio la vita dell’uomo di ogni tempo.
La
notte è l’ambiente in cui si muove la tartaruga per esplorare il suo mondo. È
anche l’ambiente scelto da noi per determinare la strada da intraprendere o
risolvere certi dubbi o, ancora, setacciare ogni zona d’ombra inesplorata.
Vogliamo provare a …
In
ogni persona che spia il rumore dei tuoi passi, si nasconde una voce amica che
ti suggerisce: « Sta’ attento, puoi farti del male ! ». E tu rispondi, di
contro, con sufficienza: « Che importa a te ? So quel che faccio ! ». E poi ti
fai veramente male: inciampi nei tuoi piedi ostinati e ribelli. Hai tentato un
passo più lungo della gamba e non tardi a subire l’amarezza dello smarrimento e
del fallimento.
Mentre
cadi e vedi « rivoltata » la tua vita, come quella tartaruga, ricevi l’umiliazione
di chi, come il rospo, ti pone davanti il peso delle tue esperienze insensate:
la scelta di compagnie strane, un matrimonio già certo, in partenza, di colare
a picco, il piacere e il delirio eccitante della droga, l’ebbrezza dell’ alcol,
la follia di percorsi falsi dietro guide cieche, falsi maestri che ti manovrano
a loro piacimento e ti disorientano, il progetto disperato di porre fine alla
tua esistenza, e così via…
Tutto
questo ti costa la vita perché ti conduce alla morte e, solo se cerchi nel
cielo la luce, avverti la presenza amorevole di una mano pietosa che ti
raddrizza e ti rimette sul cammino.
Vieni,
affretta i tuoi passi e cerchiamo insieme questa luce, quale che sia il momento
o la situazione in cui ti trovi ora.
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