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« SONO IL SIMBOLO
DELLA PREGHIERA »
“ Cri… cri… cri… cri…
Uffa! Che caldo, non resisto più, vado via! “
borbotta tra i girasoli il grillo canterino che, dopo aver esibito tutto il suo
lungo repertorio di canti notturni, si congeda dal suo fiore giallo. Intanto il
sole già è apparso nel cielo.
“No, aspetta ancora un po’, non andare,
non lasciarmi solo ! “, implora il girasole che, tristemente, resta immobile
sul suo lungo fusto solitario.Ma l’animaletto è già schizzato via, cercando riparo tra le foglie di un albero della campagna, in attesa della notte che verrà.
Siamo in piena estate e l’aria brucia nella pianura dorata dove i girasoli preferiscono abitare, scegliendo terreni profondi, freschi e sostanziosi.
Parecchi spruzzatori, disposti in punti diversi li irrigano con abbondante acqua, che genera frescura. Essi si divertono tanto a girare in tondo. La temperatura alta scalda molto la pianura. C’è afa.
Io mi avvicino al campo e ad un tratto mi pare di udire la voce del fiore che mi chiama:
“ Ehi, tu, chi sei ? Avvicinati, ti voglio parlare ! “.
Ha proprio desiderio di condividere con qualcuno i
suoi pensieri. Mi racconta:
“ Sono un girasole. Mi piace il clima temperato,
caldo, pieno di sole. Somiglio ad una margherita, ma sono gigantesca, con i
miei petali gialli. Al centro, nel mio cuore, ci sono tanti capolini con dei
semi da cui si estrae, a maturazione, un olio combustile leggero e gustoso.
Questi miei piccoli semi attingono forza dall’astro solare per svilupparsi.
Ecco perché, durante tutto il giorno, seguo i passi del sole, nel suo percorso.
Mi dicono, per tal motivo, che sono il simbolo della preghiera perché il mio cuore è sempre rivolto al
cielo, con i miei pensieri e sentimenti.
Segui anche tu questa strada di luce per progredire
nella conoscenza della virtù orante che si dirige, continuamente, verso la
sorgente luminosa.
Fa’ sì che la virtù della preghiera abbia un posto privilegiato
nell’intimità del tuo spirito.
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