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sabato 7 giugno 2014

Contatto

 
 
 

CONTATTO

TU RESTI IN ME

COME UNA LIETA SORPRESA…

 
 

La nostra vita è come la pagina di un foglio di carta bianca, sulla quale un lapis traccia dei pensieri liberi.
Inizia una storia che scorre lentamente nel tempo, con tutti i suoi risvolti positivi e negativi, belli e brutti, gioiosi  e tristi, luminosi e oscuri.
Ogni attimo che passa ha la sua importanza e il suo valore
In questa semplice storia, una matita diventa protagonista instancabile e rivelatrice fedele del mio vissuto. Carpisce i miei segreti più reconditi e li svela.
Entro così in contatto con te. Ti offro la mia parola e tu mi offri la tua, forse, in silenzio: è uno scambio bellissimo !
 


Mi è capitata una matita nuova, tra le mani, senza punta. Uso un temperino da tavolo per temperarla e iniziare a scrivere le mie riflessioni.
Mano mano che stende le pagine del mio diario, queste si addossano una sull’altra, serbando gelosamente ogni mio detto. La matita corre veloce, con morbidezza, sui fogli candidi, componendo frasi che si combinano con le varie lettere. La mia mano attenta guida il percorso che fa, attingendo istanti di storia dal mio vissuto quotidiano.
Ogni tanto si spunta o la punta si consuma e, rifacendola, diminuisce di statura, purtroppo. Allora mi sembra di ascoltare il suo continuo lamento: « Povera me… ho paura di rimpicciolirmi sempre più fino a sparire ! ». Solo il temperamatite, superbo e arrogante, è felice, gode della miseria dell’altra e sghignazza. Si diverte tanto nel rifare le punte, esagerando, spesso, ad assottigliarle così tanto da spezzarle. Gli piace riempirsi di trucioli. Incapace di comunicare, prova gusto ad accorciare la vita della sua avversaria, che si vede, con dolore, sempre più corta, fino a diventare un piccolo moncone, difficile da tenere tra le dita.
Siamo arrivati all’ultima pagina del diario e la mia matita scrive a fatica, ma contenta di essere arrivata alla fine.
Ecco cosa trasmette di me: 
 

Non so chi tu sia, caro amico o amica, ma voglio farti leggere un tratto del mio pensiero per entrare in contatto con te.
Quanto è bello comunicarti ciò che sperimento! È come un passarti accanto e scuoterti, forse, dal tuo torpore, perché tu possa riprendere coraggio e forza di vivere,  attivandoti per il meglio.
Mi dirai:
« Ma tu, chi sei ? Cosa vuoi? Dove mi vuoi portare? ».
Ti rispondo con semplicità:  
« Vedi, ho attraversato anch’io la tua oscurità, portando nel cuore nostalgia di infinito e desiderio di luce.
Lasciati trasportare da una corrente di speranza e di attesa verso la quiete profonda dello spirito dove assaporerai la pace e la gioia intima del cuore che non trovi nelle cose del mondo.
Tutto passa, resta solo il bene che hai saputo e che continui a donare agli altri, comprendendoli e amandoli.+
Tu resti in me come una lieta sorpresa che scopro ogni giorno sempre più nuova.
Con affetto grande ».
                                       Inc
 

 
                                                                                                      Inco

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