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mercoledì 7 ottobre 2015

Un appoggio sicuro



UN APPOGGIO SICURO

Il sole è già alto nel cielo sereno, solcato soltanto da una soffice nuvola bianca, vagabonda. Essa si lascia sballottare dal vento e spingere, qua e là, senza opporre resistenza.
Intanto un fiume scorre a valle scomparendo, a tratti, nei canneti. La corrente trasporta la sua acqua chiara e fresca che tocca le gioiose note scritte sul pentagramma musicale.
E c’è un giovane che tenta di passare, a guado, il rio, mosso dal coraggio dell’avventura. Va avanti, appoggiandosi ad un bastone nodoso. Ha fretta di raggiungere l’altra riva, vuole quasi anticipare il passaggio, si sente sicuro, per cui decide di lanciare lontano quel sostegno. Alzando il braccio, scorge seduto sull’altra sponda, un anziano che gli grida:
- Ragazzo, non gettare il tuo bastone, prima di aver attraversato il fiume !
All’improvviso il giovane si sente trascinare dalla corrente. Il bastone diventa allora il suo mezzo di salvezza, avvalorato dalle parole udite prima. Con esso riesce a vincere la forza impetuosa delle acque e a raggiungere l’altra riva. Ha faticato molto e temuto per la sua vita ch’era appesa ormai ad un filo. Credeva di farcela da solo, ma ignorava le insidie del fiume.
Il detto di quell’uomo saggio lo aveva raggiunto proprio nel momento in cui lui si era appoggiato alla propria presunzione, che all’ esperienza vissuta da chi aveva attraversato quella insidiosa corrente d’acqua.

Non fidarti mai solo di te stesso, nelle difficoltà della vita !
L’altro è il bastone che Dio ti dà per aiutarti.
                                                  Inco

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