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giovedì 22 ottobre 2015

Il silenzio nella parola



IL SILENZIO NELLA PAROLA

Così dice il saggio ad un suo allievo, alquanto chiacchierone:


- Tu credi che le tue parole hanno più valore del tuo silenzio? Spesse volte, la mente si perde nelle sue convinzioni alimentate dalla loquacità interiore e favorite, notevolmente, da quella esteriore. Essa è come un fiume in piena, pronto a straripare. Nella sua profondità cerca le sue certezze e non le trova.

Ricorda bene questo detto, amico caro:

« L’uomo che ha troppe parole, spesso non ha alcuna certezza ».

Stupito, il discepolo risponde:

- Maestro, ma tu mi togli la cosa più importante che ho, sulla quale poggia la ragione di tutta la mia esistenza: la parola. Il parlare in me stesso, con me stesso e con gli altri, arricchisce e sviluppa le mie capacità di conoscenza della verità,  illuminata dalla critica costruttiva, unita ad una intelligente mormorazione, che costituisce il lavoro di ogni normale essere umano. Il non vivere trainati dalle parole, è come essere disoccupati. Che scopo c’è nella vita ? Se togli la parola, cosa resta ?

Replica il saggio:
 - In tal modo è come annegare in un pozzo profondo di parole, che ti trascina nel suo abissale silenzio per, poi, spegnerti.


Ragazzo mio, impara invece a gustare il vero silenzio nella parola, a cercarlo mentre tu comunichi  te stesso agli altri, a viverlo in te nel momento in cui tu lo esprimi, con un linguaggio che nasce dal tuo cuore.



Solo il silenzio può imprimere, nella tua parola, il sigillo della verità.

Usalo, prima di parlare !
                                                        Inco

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