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sabato 3 ottobre 2015

Gira e rigira



GIRA E RIGIRA

Il canarino non riusciva più a tollerare quel rumore assordante,  era furioso.

Invece il criceto era tranquillo nella sua gabbia. Se ne stava lì, immobile, con le zampette aggrappate ad una ruota, che faceva girare vorticosamente, senza interruzione. Ed era pure felice, con un’ aria paciosa e … di piombo. Quel gioco irrefrenabile lo teneva occupato.

L’uccellino, disperato , alzò la voce:

- Com’è possibile trovare riposo in questa notte tormentata ? Che chiasso ! Da quando sei venuto tu non ho più pace. Sono giunto al limite della sopportazione, non rispondo più di me stesso.

Aho! Parlo con te. La smetti ? Silenzio !

Niente da fare.

Manco a farla apposta, passò da quelle parti un gatto selvatico e il canarino lo supplicò:

-  Ti prego, apri la sua gabbia, per pietà, e lascialo andare dove vuole, quel fissato.

Il micio accettò solo perché aveva un altro intento. Ma non si sa come e perché il criceto si trovò fuori e lui dentro, chiuso ermeticamente.

Quel piccolo animale era stato più furbo. Così il gatto, buggerato, aveva occupato il suo posto in quella ruota che ava ripreso a girare, follemente, ancor più di prima.



Quando pensi di volerti liberare di una difficoltà, sta pur certo che te ne capiterà un’altra, forse peggiore. E allora ? Cerca di superare con pazienza quella che hai.
                                                        Inco

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