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martedì 13 ottobre 2015

La matita bicolore



LA MATITA BICOLORE
 
Ciò che resta, nella mia memoria, è il ricordo di quella grossa matita che segnava, inesorabilmente, gli errori più o meno gravi in rapporto al colore adoperato: rosso per il leggeri, blu per i gravi.

Rivedo tutti quei compiti scritti, giudicati da quei due colori e accompagnati da un voto ben marcato, color rosso dal 6 al 10 e blu dal 5 allo zero.
È vero, quella matita si sentiva importante, sia per il suo uso bellico che per quello pacifico. Vantava anche la sua originalità: era bicolore.
Io leggevo in essa tutta la sua ironia, il modo di far valere il suo ingegno, la sua quotata intelligenza e bravura. Poveri fogli, condannati ad essere tante volte umiliati e bistrattati ! Felici, invece, quelli premiati con bellissimi voti e lodi.
Avevo fatto l’esperienza di quella fatidica matita colorata. Era entrata nella mia vita senza volerlo. Ha percorso la mia strada in quegli anni di studio: anni belli, brutti ma preziosi, per la mia crescita umana e culturale. Mi sentivo accompagnata, ogni giorno, posta a continuo giudizio, però, mi appassionavano tanto quei due colori, così ben evidenziati.

Quante volte si giudicano gli altri in base alla spinta che colora il nostro orizzonte, con i toni dell’approvazione o della condanna.
                                                   Inco

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