Sarà mica un
effetto collaterale dell’estate torrida che avanza di corsa, sotto un cielo
infuocato, con ondate di calore, alimentate dal vento!
Viviamo anche oggi
un tempo strano. È giorno o è notte? Lo dicono solo le stelle presenti nel
firmamento ed il buio che avvolge la terra, con le sue ombra.
Nascoste tra le
foglie degli alberi, le cicale friniscono senza sosta. Non riconoscono più i
loro momenti, i ritmi delle ore dedicate al loro canto. Ora occupano anche il
turno dei grilli, cantando di notte.
I grilli, però,
non amano la mescolanza di note. Si rivolgono, disturbati, alle insolenti canterine:
- È
forse il caldo che vi fa impazzire? Che prepotenza! Che cicaleccio
ininterrotto che rompe i timpani alla gente! Il nostro cri-cri è coperto completamente dalla vostre stridule voci
martellanti.
Siete delle
prevaricatrici!
Di colpo, le
cicale interrompono il canto, ma poi ricominciano nuovamente a frinire,
imperturbate, come isteriche, trafiggendo il cuore della notte.
La vita ha i suoi ritmi, i suoi
momenti, le sue ore. Tutto deve
procedere con ordine, senza scavalcare lo spazio che appartiene agli altri.
Inco
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