ASTUZIA
Che triste storia
si racconta in una stamperia!
Un ragno ha
passato tutta la notte a tessere una tela e, a onor del vero, un capolavoro.
L’aveva preparata con grande ingegno per acchiappare una mosca che, da qualche
giorno, s’aggirava nei dintorni. Mentre tesseva, si ripeteva:
- Ora
me la lavoro ben bene, la prenderò sicuramente, s’intende la mosca volante.
A lavoro ultimato
si nascose, poi, in un angolo buio, pronto a tirare il filo della ragnatela.
L’insetto vi ronzava intorno, a distanza: pareva un aeroplano. La ragnatela
era bella, invitante ed esso era curioso di osservarla meglio da vicino ma, all'improvviso, roteando gli occhi nelle orbite, s’avvide del ragnetto e gli
gridò:
- No,
tu non mi prendi, bello mio ! Sono più furbo di te.
E con le zampe
fece cadere dal soffitto un pezzo di lanugine che finì al centro del lavoro. Il
nemico tirò il filo e, sghignazzando, corse subito sul posto. Rimase buggerato
quando s’accorse che la mosca non era cascata. Solo che quella poveretta, per
la soddisfazione, batte’ la testa contro una parete. Stordita, cadde in un
barattolo di colla e trovò così la morte sua.
Il ragno si
scapicollò, non certo per pietà, ma sol per far lamento sulla sua colazione
andata a male. Piangeva e diceva, ridiceva e ripiangeva:
- E
ora, che mangio ?
Giocare d’astuzia è un po’ l’arte di chi crede d’
essere bravo nel centrare il segno. Però, non sempre gli riesce bene,
specialmente quando l’occhio è strabico.
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