Pages

sabato 29 agosto 2015

Un petalo profumato


UN PETALO PROFUMATO

Ecco spuntare i primi bagliori. Ogni ombra scompare e la notte si accomiata dall'alba che sorge, dopo aver depositato la sua rugiada sui fiori. I raggi del sole nascente attraversano ogni goccia, accendendola di luce. Appena accese, i fiori vi si specchiano, rivestendole  dei loro colori e raccontando le loro storie diverse.
Ne ascolto una che appartiene ad una bellissima rosa profumata. Essa dice alla sua gocciolina:
        - Vuoi sapere cos'è l’amore ?
Ieri un giovane è venuto a piangere da me, mettendomi a conoscenza della sua donna, malata. Una forte depressione l’ha distaccata dalla sua vita e resa incurante delle realtà che la circondano, perfino del suo sposo e del bimbo appena nato. Era in pericolo il suo amore.
Ah, eccolo che ritorna anche oggi !
Quel povero uomo si ferma accanto alla rosa, la guarda in silenzio, è affranto. Poi le dice:
-  Dammi una cosa di te !
Essa lo prega dolcemente:
- Dài, prendi un petalo del mio fiore bagnato da questa fresca di rugiada e portalo alla tua sposa.
Il soave profumo della rosa risveglia nella giovane il desiderio di un amore che stava perdendo. Ricordava il giorno in cui il suo sposo le regalò una rosa profumata il giorno del suo fidanzamento.

C’è sempre una cosa, nel tuo cuore, che può risvegliare la tua vita, in un momento difficile.

Trovala!
                                                             Inco

venerdì 28 agosto 2015

Mara Macrì - Bruno Gröning. Il Dottore dei Miracoli (5)

Da oltre un secolo gli scienziati tentano di comprendere quali forze governino i fenomeni della vita e del Cosmo. Segreti che celano eventi sovrannaturali spingendo l’uomo a cercare oltre la vita biologica. Non v’è dubbio che i miracoli avvengano e la guarigione spontanea si manifesti principalmente attraverso la fede e la preghiera, ma generalmente accade quando le persone non trovano giovamento nella medicina tradizionale. In tal caso, alcuni si orientano verso sistemi naturali, altri provano la guarigione per via spirituale campo inviso dalla medicina ufficiale. E nel mare magnum dell’argomento, tra ciarlatani e profeti, emergono personaggi che offrono una visione “altra” del loro operato, non statisticamente catalogabili in quanto non appartenenti alla Chiesa Cattolica, madre dei miracoli, o alla Scienza Moderna che sempre di più si apre a nuove concezioni. Non sono santi, né scienziati ma Alte Essenze che usano la vita a beneficio degli altri.


                                                        Mara

giovedì 27 agosto 2015

Guardia forzata


GUARDIA FORZATA

Una gatta trasportava i suoi gattini, appena nati, in un luogo più riparato. Riusciva a passare, tranquillamente, accanto all’abitacolo di una cagnetta mentre dormiva. Riuscì nel tragitto con i primo cinque, ma non con il sesto. Gli occhi della bestiolina si aprirono anzitempo, facendo scattare l’allarme nel suo cervello. Con un salto fulmineo le corse appresso e, alla gatta, il micio le scappò di bocca, per la paura. Non ritornò più a prenderlo.

Il gattino restò solo, smarrito e impaurito, con i suoi miagolii strazianti. La cagnetta, allora, presa dal rimorso lo portò nella sua cuccia accanto ai suoi piccoli. Lo nutrì e ne ebbe cura e lo amò come gli altri. I cagnolini, poi furono regalati ad altre persone. Rimase solo il gattino, considerato come un membro della famiglia.
Essa gli insegnava la sua lingua, i suoi modi ed abitudini, i suoi gusti ed i suoi versi. Il piccolo animale era, però, restio nell’apprendimento canino.
Gli diceva:
-  Piccolo mio, quando cammini o corri, caccia lingua, se no t’affoghi e quando vedi il padrone, scodinzola.
La notte l’obbligava a montar la guardia, bloccandogli la coda con la zampa, per non farlo scappare e poi lo ammoniva:
-  Dài,  Nerino, abbaia come la mamma: Bau … Bau … Bau
E lui di contro:
-   Miao … MiaoMiao …


Non è possibile modificare i tratti della natura anche quando sei circondato d’amore. Al limite puoi solo far finta di essere quello che non sei.
                                                 Inco

lunedì 24 agosto 2015

Vanteria

VANTERIA

… e c’era un pescecane che ascoltava, a bocca aperta, la filastrocca d’un pesce piccolo, ma tanto piccolo da far ridere i polli.

Declamava, tutto impettito a squarciagola, con una voce che s’udiva appena tanto era fioca:
-   In questo Oceano, che sembra per me una catinella, io vivo non tanto felice. Sono un pesce grosso e l’abitacolo è ridotto.
Che dico ? M’ accontento. Dove passo io tutti scappano spaventati per il mio fisico imponente, s’intende. Però, mi ritengo fortunato d’essere robusto, per mia difesa personale. Non si sa mai.
Venite, su, guardatemi ! Dove correte ? Son qua: bello, intelligente e creativo. Io sono un pesce grosso che non ha paura di niente, nemmeno dello squalo che terrorizza i mari. Cos’è a mio confronto ? Ben poca cosa, robetta insignificante. Me lo mangio in un boccone. È un poveraccio che si crede d’esser forte e terribile. Io mi vanto, invece, d’essere un duro, vigoroso e prosperoso.
Ma, d’improvviso,  si intravede la pinna dello squalo che avanza a perdifiato, e s’ode, poi, una vocina fievole che si chiede:
-   Aiuto ! Che succede ? Dove sono ? Perché tremo ? Io sono un pesce grosso  …
E il pesce piccolo, così piccolo, solo tardi s’accorge d’essere stato rapito e la sua voce si spegne nelle fauci di quel mostro.

Brutta cosa la presunzione !

È bene non vantarsi mai di ciò che non si è o che si crede di essere. Dietro l’angolo potrebbe attenderti uno più forte di te. E allora ?
                                              Inco

venerdì 21 agosto 2015

Mara Macrì - Bruno Gröning. Il Dottore dei Miracoli (4)

   Il segreto di Bruno Gröning è racchiuso nella semplicità del suo insegnamento adatto ai tempi veloci del nostro millennio, ma non per questo meno complesso. Egli, parla a tutti gli esseri umani di qualsiasi razza e religione, che si pongono delle domande e non trovano le risposte. Mostra la via più breve a chi vuole riconnettersi con il bene.
   Nel mio libro spiego non soltanto l’attualità dell’insegnamento di Gröning, originale, spirituale e pratico, ma traduco in termini scientifici il suo operato e le guarigioni inspiegabili che avvenivano tramite lui, dando una chiave di lettura utile ai credenti così come a coloro che non credono in Dio, ma anche agli uomini di scienza con una mentalità rigida, nonché ai pragmatici che si attengono alla logica del pensiero…
                                                         Mara

mercoledì 19 agosto 2015

Astuzia

ASTUZIA

Che triste storia si racconta in una stamperia!

Un ragno ha passato tutta la notte a tessere una tela e, a onor del vero, un capolavoro. L’aveva preparata con grande ingegno per acchiappare una mosca che, da qualche giorno, s’aggirava nei dintorni. Mentre tesseva, si ripeteva:
-   Ora me la lavoro ben bene, la prenderò sicuramente, s’intende la mosca volante.
A lavoro ultimato si nascose, poi, in un angolo buio, pronto a tirare il filo della ragnatela. L’insetto vi ronzava intorno, a distanza: pareva un aeroplano. La ragnatela era bella, invitante ed esso era curioso di osservarla meglio da vicino ma, all'improvviso, roteando gli occhi nelle orbite, s’avvide del ragnetto e gli gridò:
-  No, tu non mi prendi, bello mio ! Sono più furbo di te.
E con le zampe fece cadere dal soffitto un pezzo di lanugine che finì al centro del lavoro. Il nemico tirò il filo e, sghignazzando, corse subito sul posto. Rimase buggerato quando s’accorse che la mosca non era cascata. Solo che quella poveretta, per la soddisfazione, batte’ la testa contro una parete. Stordita, cadde in un barattolo di colla e trovò così la morte sua.
Il ragno si scapicollò, non certo per pietà, ma sol per far lamento sulla sua colazione andata a male. Piangeva e diceva, ridiceva e ripiangeva:
-  E ora, che mangio ?


Giocare d’astuzia è un po’ l’arte di chi crede d’ essere bravo nel centrare il segno. Però, non sempre gli riesce bene, specialmente quando l’occhio è strabico.

venerdì 14 agosto 2015

Legge d'amore


LEGGE  D’AMORE

C’è  una piccola polla d’acqua, nell'incavo di un vecchio tronco d’albero. È coperta dall'ombra delle sue foglie che la riparano dal sole cocente. Trattiene in sé i riflessi dell’azzurro del cielo, in cui si specchia una curiosa nuvola merlettata.

Mamma rana l’ha adocchiata, per portare in salvo i suoi piccoli e per mettere loro di sopravvivere. Lo stagno ormai s’è quasi prosciugato e la vita delle rane è in pericolo. Inizia a caricare sul suo dorso il primo girino e, con gran fatica, lo trasporta su per quel tronco robusto e lo depone in quell'acqua benefica. Poi va a prendere il secondo e dopo il terzo. Così i suoi nati sono al sicuro.
Li osserva con gioia mentre nuotano, ma anche con immenso dolore, pensando che non li rivedrà mai più. Intanto immagina di vederli già cresciuti, trasformati in minuscole ranocchiette che, un giorno, spiccheranno il salto, alla ricerca di uno stagno in cui trascorrere la vita nuova, adulta.
Con immensa tenerezza si rivolge ad essi:
-  Piccoli miei, mi raccomando di comportarvi bene  e di fare attenzioni a voi stessi. Siate uniti e non cercate mai motivi di separazione.
Si ferma ancora a guardarli e comprende che non sono ora in grado di comprendere le leggi della vita. È certa, però, che essa resterà nel loro cuore per sempre, come unica e suprema legge d’amore.

Dare la vita agli altri è restare poi, per sempre, nel  loro cuore, come segno d’amore incancellabile.
                                                     Inco

giovedì 13 agosto 2015

Mara Macrì - Bruno Gröning. Il Dottore dei Miracoli (3)


La straordinarietà delle guarigioni che avvenivano alla presenza di Bruno Grőning, suscitò una tale invidia da parte della medicina ufficiale che i processi e le accuse a lui mosse gli costarono la vita. Durante il percorso di ricerca, analizzando le fasi processuali ho potuto constatare che le accuse non avevano motivazioni valide per reggere praticamente davanti a un Tribunale, e le uniche sentenze emesse (divieto di operare guarigioni in quanto non iscritto a un ordine medico e disturbo della pubblica quiete a causa delle migliaia di persone che accorrevano per essere aiutate) riuscirono soltanto ad aumentarne la fama e a dimostrarne la grandezza. Bruno Grőning è stato accusato, perseguitato e processato, deriso per le proporzioni del suo collo (di cui offro una plausibile spiegazione nel mio lavoro) ingiuriato, calpestato dalla medicina ufficiale, dalle autorità e dalla stampa dell’epoca asservita al potere, perché guariva laddove la medicina ufficiale falliva miseramente. La scienza medica non ammetteva di non avere alcun potere rispetto al Potere che Dio conferisce ad alcune anime eccelse. Del resto molti mistici e santi sono stati sottoposti a trattamenti persecutori per poi, nel tempo, riconoscerne le incredibili qualità. Ma anche protagonisti del nostro tempo spinti dall’amore per la verità e la giustizia come Nelson Mandela, Mahatma Gandhi, Martin Luther King, sono stati perseguitati e invisi per un’unica ragione: in essi risiedeva la profonda coerenza che ha permesso alla storia umana di evolversi e cambiare.

                                                                                                 Mara

mercoledì 12 agosto 2015

Preziosità


PREZIOSITA’

-  Dài, cerchiamo delle conchiglie d’ogni genere, che servono per lavori artigianali, pregiati ! Prendiamo le più belle.
No, quella no, ad esempio, non è utile, lasciala!
C’era sulla spiaggia un gruppo di cercatori di conchiglie, con gli occhi fissi sull'arena  bagnata dal sole.

Quando la piccola conchiglia di mare si sentì rifiutata, provò tanto dolore e si chiedeva cosa non andava in lei. Vedeva con quanta gioia venivano raccolte le sue compagne e come queste erano felici di essere scelte, privilegiate a apprezzate da quelle mani che le trattavano con delicatezza e cura. Provava nel cuore la forza di un abbandono vissuto nel profondo abisso del suo essere. Era rimasta là, attonita , come avvolta da un mistero incomprensibile e denso di silenzio. Si sentiva risuonare continuamente dentro: « No, quella no, non è utile, lasciala! ». Riecheggiava, soprattutto, l’eco di quel “no”, che racchiudeva il triste dispiacere di non servire a  nulla e a nessuno. Si lasciò prendere dallo sconforto e chiuse gli occhi, umidi di pianto.
Fu allora che, a sua insaputa, il venticello del mare trasportò, all'interno del suo guscio , un granellino di sabbia che brillava al sole. La conchiglia ebbe un fremito, aprì gli occhi e si vide rivestita di luce. Essa era, veramente, la cosa più bella e preziosa rimasta sulla spiaggia dorata.


Quando ti senti messo da parte, dagli uomini, sappi che c’è Qualcuno, lassù, che ti riveste di luce e ti rende prezioso al suo sguardo: Dio.
                                                            Inco

lunedì 10 agosto 2015

Ancora auguri!!!


domenica 9 agosto 2015

Auguri!!!!


Cara Inco


sabato 8 agosto 2015

Volere, volare

VOLERE VOLARE
        
Si sentiva ripetere, tutti i giorni, dall’alba al tramonto, dai suoi:
-  Abbiamo ben ragione di reputarti un poco di buono: non sei nemmeno capace di volare. Per questo ti cacciamo di casa. Non servi, vattene !

Povero, piccolo gabbiano !
Gli mancava la forza nelle ali per spiccare il volo e spaziare in alto. Aveva paura, gli prendeva l’ansia delle altezze.
Lasciò la sua casa, chiudendosi nella sua vita inconsistente, inqualificabile. Se ne andò affrontando un percorso ancor più doloroso e triste. Chi l’avrebbe accolto, compreso, amato ? Chi gli avrebbe aperto il suo cuore per donargli coraggio e vigore? Camminava saltellando sulle sue zampetto, con la testa bassa e il becco proteso in avanti. mormorava dentro di sé parole cariche di ardimento, per svegliare la sua volontà a operare: “ volere volare… volere volare… “.
-  Dài, ce la puoi fare, se vuoi ! – gli gridarono in coro degli uccelli migratori.
Passavano su di lui, invitandolo a raggiungerli.
E il gabbiano si ripeteva: “ volere volare … volere volare… “ , battendo le ali sempre più velocemente, finchè prese il via, staccandosi dalla terra e innalzandosi verso il cielo azzurro.
Volava, insieme a quelle oche selvagge, volava su, su, in alto, incontro al sole. Era felice di volare.

Quante volte ti senti incapace di affrontare la vita, di ricominciare. Il gabbiano ti suggerisce: “ volere volare “ … e se tu vuoi …  vola !
                                                 Inco

venerdì 7 agosto 2015

Mara Macrì - Bruno Gröning. Il Dottore dei Miracoli (2)

Bruno Gröning apparve tra le macerie di una Germania distrutta come un grande sole, alla fine della seconda guerra mondiale, riportando luce e speranza tra gli uomini annientati dagli orrori nazisti. I miracoli di massa che si verificarono tramite lui e le scene bibliche che si manifestarono oltrepassarono i confini del Paese, pertanto la sua fama crebbe e raggiunse tutto il mondo. Tuttavia, nel 1959, in seguito alla sua morte si spensero i riflettori ma Grete Häusler, una sua fedele amica, si accorse che nonostante Bruno non fosse più fisicamente su questa terra le guarigioni continuavano ad avvenire e riprese in mano le comunità e i circoli da lui fondati, iniziando un’incessante attività di divulgazione del suo insegnamento. Un insegnamento che, come spiego scrupolosamente nella mia analisi, abbatte i confini dell’umano scibile e conduce gli uomini verso una dimensione alta della vita e del suo significato spirituale e scientifico più profondo…
                                                    Mara

lunedì 3 agosto 2015

Auguri!!!!!


domenica 2 agosto 2015

Cicale di notte


Sarà mica un effetto collaterale dell’estate torrida che avanza di corsa, sotto un cielo infuocato, con ondate di calore, alimentate dal vento!
Viviamo anche oggi un tempo strano. È giorno o è notte? Lo dicono solo le stelle presenti nel firmamento ed il buio che avvolge la terra, con le sue ombra.
Nascoste tra le foglie degli alberi, le cicale friniscono senza sosta. Non riconoscono più i loro momenti, i ritmi delle ore dedicate al loro canto. Ora occupano anche il turno dei grilli, cantando di notte.

I grilli, però, non amano la mescolanza di note. Si rivolgono, disturbati,  alle insolenti canterine:
-  È forse il caldo che vi fa impazzire? Che prepotenza! Che cicaleccio ininterrotto che rompe i timpani alla gente! Il nostro cri-cri è coperto completamente dalla vostre stridule voci martellanti.
Siete delle prevaricatrici!
Di colpo, le cicale interrompono il canto, ma poi ricominciano nuovamente a frinire, imperturbate, come isteriche, trafiggendo il cuore della notte.


La vita ha i suoi ritmi, i suoi momenti, le sue ore.  Tutto deve procedere con ordine, senza scavalcare lo spazio che appartiene agli altri.
                                               Inco