Da
sempre, in ogni definizione, ci sono due elementi contrastanti: un limite che
circoscrive e un’apertura alla comprensione, togliendo tutti quegli elementi
che potrebbero diventare confusione e non chiarezza.
Ho pensato a 5 temi che mi sono apparsi attraenti per mettere in luce chiarori e ombre di quello che quotidianamente ci circonda.
Sono cinque realtà affascinanti, ma allo stesso
tempo inquietanti, per chi vuole vivere intensamente il suo presente. Le parole
che proporrò sono: sentimento, tempo, comprensione, solitudine e gioia. Lo farò
non in modo scolastico, ma esistenziale, per cui rischio non tanto definire
quanto dilagare nella cognizione. Non vorrò perdermi in parole. Mi aiuterà
molto la tua benevolenza nel volermi interpretare.
Sentimento.
Oggi viviamo un’inflazione di … sentimenti, Lo vedo e lo percepisco come lo sbilanciamento irrazionale dello spirito.
Esso è vissuto senza un approdo chiaro né
una voglia di essere definito. Lo si capisce quando si parla di relazioni,
che sono descritte con formule approssimative, proprio perché i sentimenti sono
realtà vissute in tutta la loro immediatezza ma anche confusione.
Amare,
odiare, patire, logorarsi, legarsi, ed altre mille inflessioni interiori non
hanno una precisa determinazione se non quella di trascinare l’uomo a vivere
nell’immediato ciò che è valido per il solo fatto di esistere. Questo lo si
vede in politica, nelle scelte affettuose, nella proliferazione di infiniti
pregiudizi che popolano l’ambiente del nostro spirito. Perfino la religione può
scadere in un semplice sentimento, favorevole o avverso, che però affonda le
sue radici non in ragioni, che sono già conclusioni, ma in un’impostazione
interiore fatta di tante insofferenze o declinazioni che prescindono da ogni
visione o ragione profonda.
Viviamo i nostri sentimenti come chi porta una
conca d’acqua sulla testa, ed è sottomesso al movimento ondoso di ciò che
trasportiamo. Ho visto tante ragioni fuori posto in chi se ne vantava come se
fossero frutto di gravi meditazioni, quante invece ne ho potuto captare di
valide in persone semplici e senza la pretesa di dare spiegazioni ai propri
sentimenti, genuini e veri.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH4fgGYIhvlCJF70NjtTqO7BZwVpPzVJ8v5PFswe4ovof0SEwPiIvZtNlm85uVUa9qdcxJfJZ7mbxFtOoWB_yoih55SLQ8UjMxe3N1atSoakgQooJ5GuDAVleQUCwMP8S3LfLHMSad/s1600/sen3.jpg)
Questo
non significa che i sentimenti non debbano avere una valutazione di grande
rispetto, ma tutto si muove nell’ambito del variabile, mutevole,
approssimativo. Anche le esperienze più forti e intense svaniscono come nebbia
al sole.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8Qee2oja_A_f-kqKrY-gRguVRtaXpubReckHB-GDjHs__ICov3zwovzxX5k9pziSPw3Mnp4hSp8DkW6yK0MODVAn4C6EbuUAGofEIqdGTx1GyVZJNlggGgfuQh9JUMjyWVSGy8t9m/s1600/sen4.jpg)
Quando
ho definito il sentimento come uno
sbilanciamento irrazionale dello spirito umano, che non sembra avere
orizzonti definitivi volevo solo accennare non ad aspetti negativi ma solo alla
mia esperienza quotidiana di uomini spesso torturati o allettati dai propri sentimenti che, però,
non li rendono particolarmente felici. Sono pochi quelli che sanno fruire delle
cose della sfera affettiva e se chiedessi a chi mi sta leggendo penso che
avrebbe le stesso emozioni dell’insieme dell’umanità.
Seguirò con le altre tematiche che ho
annunciato, e chiedo ai gentili lettori di entrare nel meraviglioso mondo dei
sentimenti, scandagliando i fondali del proprio cuore, ambiente dove nascono e
spariscono le cose che sperimentiamo. In ogni caso, meditare sulle proprie
affettività è percorre vie sempre nuove che, però, hanno, sempre, il sapore
dell’indefinito.
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