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venerdì 11 luglio 2014

Definizioni



Da sempre, in ogni definizione, ci sono due elementi contrastanti: un limite che circoscrive e un’apertura alla comprensione, togliendo tutti quegli elementi che potrebbero diventare confusione e non chiarezza.
 






Ho pensato a 5 temi che mi sono apparsi attraenti per mettere in luce chiarori e ombre di quello che quotidianamente ci circonda.
Sono cinque realtà affascinanti, ma allo stesso tempo inquietanti, per chi vuole vivere intensamente il suo presente. Le parole che proporrò sono: sentimento, tempo, comprensione, solitudine e gioia. Lo farò non in modo scolastico, ma esistenziale, per cui rischio non tanto definire quanto dilagare nella cognizione. Non vorrò perdermi in parole. Mi aiuterà molto la tua benevolenza nel volermi interpretare.
 







Sentimento. Oggi viviamo un’inflazione di … sentimenti, Lo vedo e lo percepisco come lo sbilanciamento irrazionale dello spirito. Esso è vissuto senza un approdo chiaro né una voglia di essere definito. Lo si capisce quando si parla di relazioni, che sono descritte con formule approssimative, proprio perché i sentimenti sono realtà vissute in tutta la loro immediatezza ma anche confusione.
 
Amare, odiare, patire, logorarsi, legarsi, ed altre mille inflessioni interiori non hanno una precisa determinazione se non quella di trascinare l’uomo a vivere nell’immediato ciò che è valido per il solo fatto di esistere. Questo lo si vede in politica, nelle scelte affettuose, nella proliferazione di infiniti pregiudizi che popolano l’ambiente del nostro spirito. Perfino la religione può scadere in un semplice sentimento, favorevole o avverso, che però affonda le sue radici non in ragioni, che sono già conclusioni, ma in un’impostazione interiore fatta di tante insofferenze o declinazioni che prescindono da ogni visione o ragione profonda.
Viviamo i nostri sentimenti come chi porta una conca d’acqua sulla testa, ed è sottomesso al movimento ondoso di ciò che trasportiamo. Ho visto tante ragioni fuori posto in chi se ne vantava come se fossero frutto di gravi meditazioni, quante invece ne ho potuto captare di valide in persone semplici e senza la pretesa di dare spiegazioni ai propri sentimenti, genuini e veri.
 
Una madre, verso suo figlio, sarà sempre condizionata da sentimenti che nascono nel buio di un grembo, quasi mai illuminato dalla ragione. Lo stesso vale per un innamorato, che vede riflessa la propria immagine completata dalla persona amata. Non posso negare, d’altra parte, l’importanza dei sentimenti, ma li ho visti sotto una luce diversa, che me li hanno resi sospetti. La loro debolezza, instabilità, precarietà che non permettono di stabilire la vita in modo definitivo e consistente. Ma d’altronde, cosa vi è di perennemente saldo in questo mondo? Anche i valori  più anelati come la famiglia, la salute, il progetto di vita, il rapporto di amicizia, subiscono continue variazioni. Perfino la nostra sessualità, fonte e origine di sentimenti forti e precisi, sta soffrendo una variazione così profonda che ormai uomo e donna sono solo ancestrali ricordi che si perdono nella notte dei tempi.


Questo non significa che i sentimenti non debbano avere una valutazione di grande rispetto, ma tutto si muove nell’ambito del variabile, mutevole, approssimativo. Anche le esperienze più forti e intense svaniscono come nebbia al sole.
La grande confusione tra sentimento e amore ha causato i peggiori equivoci per cui oggi si parla tranquillamente di «amore finito» per cui si può aprire tranquillamente a un altro capitolo nella propria vita.
Quando ho definito il sentimento come uno sbilanciamento irrazionale dello spirito umano, che non sembra avere orizzonti definitivi volevo solo accennare non ad aspetti negativi ma solo alla mia esperienza quotidiana di uomini spesso torturati  o allettati dai propri sentimenti che, però, non li rendono particolarmente felici. Sono pochi quelli che sanno fruire delle cose della sfera affettiva e se chiedessi a chi mi sta leggendo penso che avrebbe le stesso emozioni dell’insieme dell’umanità.
Seguirò con le altre tematiche che ho annunciato, e chiedo ai gentili lettori di entrare nel meraviglioso mondo dei sentimenti, scandagliando i fondali del proprio cuore, ambiente dove nascono e spariscono le cose che sperimentiamo. In ogni caso, meditare sulle proprie affettività è percorre vie sempre nuove che, però, hanno, sempre, il sapore dell’indefinito.



 

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