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lunedì 28 luglio 2014

Vademecum - Camomilla



CAMOMILLA

… è il simbolo della forza




Voglio rivelarti una curiosità che riguarda questa pianta. Nei tempi antichi la camomilla veniva piantata accanto a piante in cattiva salute per farle rinforzare.
Per questo essa è il simbolo della forza insieme ad altre virtù che possiede: modestia, calma, pazienza.
Conosco un bel campo dove sbocciano i suoi fiori. Sono uscita stamane di buon’ora. C’era un sole tiepido. Mi sono fermata in questo campo fiorito a tappeto. Emanava un delicato profumo che mi donava calma e distensione. Come stavo bene!
Ad un tratto mi sono sentita chiamare per nome. Strano, chi poteva sapere di me? La voce proveniva da quei  graziosi fiorellini, simpatici per la loro piccolezza e  semplicità. Mi sono avvicinata e uno di essi si è rivolto a me, con tono «saltellante», pronunciando alcune parole ruzzolate sottovoce e una a voce alta, ben marcata: un parlare a ritmo di bongo. Mi piaceva tanto!

sabato 26 luglio 2014

Passaggi




PASSAGGI

« VIVI I PASSAGGI

DEL TUO TEMPO » …

 

Se tu non entri nel tempo dell’altro, non puoi comprendere l’altro. Se tu vivi solo il tuo tempo senza rinunciare a nessun attimo, non puoi comprendere l’altro: il suo tempo non coincide con il tuo e lui ne resta fuori,  E’ solo. E tu resti con te stesso, godi o ti rattristi dei tuoi momenti o rincorri, in modo esagerato, i tuoi problemi. Ma sei sempre distante dagli altri e lontano, tanto lontano …

giovedì 24 luglio 2014

Pensiero del giorno - 24 luglio 2014


mercoledì 23 luglio 2014

Definizioni - Il Tempo


Eccomi alla seconda definizione, quella che vuole inquadrare il tempo. Esso può essere descritto come il vuoto che perde la sua inconsistenza solo se si riempie. È un vuoto da colmare. Qualcuno lo ha definito la misura di un movimento, con in riferimento a un “prima” e  un “dopo”. A me personalmente piace vederlo nella prospettiva dell’ elan vital, una specie di fluido o spinta vitale in cui ognuno di noi si muove nella propria esistenza. Ma tutti questi pensieri sono solo formulazioni che restano distanti dalla vita concreta. Per me il tempo è variazione che ha bisogno di alterazioni.
 

Qui siamo in presenza di varie catalogazioni che vanno dal silenzio, alla melodia, alla parola, al sentimento.
Incominciamo col silenzio. Esso non è semplice assenza di suoni o vibrazioni interiori. Il vero silenzio è discesa nella propria “identità”. Nel nostro intimo noi siamo silenzio, cioè sintesi di tutto e di nulla. Il nostro essere è silenzioso, perché traduce ciò che siamo veramente, cioè l’immenso che avvolge ogni cosa.

Pensiero del giorno - 23 luglio 2014


martedì 22 luglio 2014

Pensiero del giorno - 22 luglio 2014


lunedì 21 luglio 2014

Pensiero del giorno - 21 luglio 2014


domenica 20 luglio 2014

Pensiero del giorno - 20 luglio 2014


sabato 19 luglio 2014

Pensiero del giorno - 19 luglio 2014


Stupore




STUPORE

E’ importante diventare

piccoli …


Lo stupore appartiene ai bambini: si meravigliano di tutto, delle cose più semplici che noi, adulti, banalizziamo.
Stranamente, sono loro che raggiungono la profondità delle realtà concrete che vedono e odono, che odorano, gustano e toccano. Noi restiamo in superficie, passiamo oltre senza fermarci. Diciamo di essere troppo grandi e seri.
Ecco cosa accadde in un giorno particolare di festa paesana, guardando … 

venerdì 18 luglio 2014

Pensiero del giorno - 18 luglio 2014


giovedì 17 luglio 2014

Pensiero del giorno - 17 luglio 2014


mercoledì 16 luglio 2014

Pensiero del giorno - 16 luglio 2014

 

martedì 15 luglio 2014

Vademecum - Lillà



LILLA’

È il simbolo della

freschezza

 
 
È arrivata tutta spumeggiante la dolce primavera, con il suo cesto di petali profumati da spargere al vento.
Il sole, sorgendo, spegne le stelle, piccoli fari accesi nel firmamento e, cortesemente, accompagna poi la luna alle porte del cielo e le dà il commiato. La sua luce splendida dissipa, pian piano, le ultime ombre della notte.
In un luogo soleggiato, fino a mezz’ombra, di un giardino, cresce un piccolo albero, molto ramificato, con fioritura abbondante e durevole: il lillà. È il simbolo della freschezza, racchiusa nelle preziose gemme odorose. I fiori, numerosi, sono riuniti in dense pannocchie terminali, delicatamente profumate. Sono leggiadri.
In un altro luogo del giardino, dove la terra rifiuta di incontrare il sole, prolificano gli insetti «minatori». Il lillà è avverso ad essi, perché distruggono la sua pianta ed i suoi fiori. Infatti sono già pronti per sferrare un attacco.
Il capo chiama a raduno il suo esercito e lancia il suo urlo di guerra: « All’attacco, miei prodi, sterminiamoli ! ». Con un ronzio assordante le bestioline si lanciano verso il povero albero terrorizzato. Ma ad attenderli c’è uno stormo di uccellini. Così diventano pasto per numerosi becchi affamati. La sconfitta è totale. Resta solo un superstite, sfuggito al pasto divoratore, ed è proprio il capo. Umiliato e zoppicante, batte in ritirata.
Per pietà, un piccolo fiore di lillà gli offre freschezza con una goccia di rugiada poggiata su uno dei suoi petali. L’insetto beve e riprende energia e vigore.
« Grazie, mio tenerissimo fiore, per la tua acqua benefica ! Non dimenticherò mai il tuo gesto ».
Poi vuole tuffarsi in quella minuscola e freschissima bolla rugiadosa, ma … non sapendo nuotare, rischia di annegare. Allora il lillà lascia cadere nell’acqua un suo stame come ancora di salvezza. Così, galleggiando, l’insetto può raggiungere la riva.
Con cuore colmo di gratitudine comprende tutta la grandezza di bene nascosto nel cuore di questo piccolo fiore, che lo ama, pur essendogli nemico.

sabato 12 luglio 2014

Felicità





FELICITÀ

possono diventare

scintille di felicità…


« Le piccole cose hanno l’aria di nulla, ma danno la gioia. Sono come i fiori del campo. Li crediamo senza profumo e tutti insieme imbalsamano l’aria» (G. Bernanos).
Solo i poveri conoscono la piccolezza delle cose e sanno scoprire la loro grandezza anche negli oggetti di scarso valore o di scarto, trovando in essi motivo di letizia.

venerdì 11 luglio 2014

Definizioni



Da sempre, in ogni definizione, ci sono due elementi contrastanti: un limite che circoscrive e un’apertura alla comprensione, togliendo tutti quegli elementi che potrebbero diventare confusione e non chiarezza.
 






Ho pensato a 5 temi che mi sono apparsi attraenti per mettere in luce chiarori e ombre di quello che quotidianamente ci circonda.
Sono cinque realtà affascinanti, ma allo stesso tempo inquietanti, per chi vuole vivere intensamente il suo presente. Le parole che proporrò sono: sentimento, tempo, comprensione, solitudine e gioia. Lo farò non in modo scolastico, ma esistenziale, per cui rischio non tanto definire quanto dilagare nella cognizione. Non vorrò perdermi in parole. Mi aiuterà molto la tua benevolenza nel volermi interpretare.
 



mercoledì 9 luglio 2014

Vademecum - Calla



CALLA

« E’ il simbolo meraviglioso

della nobiltà d’animo » .





Era primavera nel mio giardino: in un terreno umido, ben esposto al sole, stavano fiorendo le calle.
Le vedevo schiudersi e, fra di esse, c’era anche un bocciolo, quasi pronto ad aprirsi. Desideravo tanto assistere al suo sbocciare per cui, all’alba del giorno seguente, sono corsa subito tra le aiuole per assistere alla meraviglia, ma del fiore, era rimasto solo il gambo.
« Che è successo ? », gli ho chiesto, addolorata. E proprio il gambo mi ha raccontato una storia commovente.
« Era appena spuntata l’aurora quando un’ape, molto giovane ed inesperta, si è posata sul mio bocciolo e, con una voce rotta dal pianto, ha iniziato a parlargli della sua terribile avventura. Odo ancora, dentro di me, i suoi lamenti:
- Ahi, che brutta caduta! Dove sono finita da farmi tanto male ? Sì, ora ricordo di essermi tuffata in un rovo e le sue spine hanno bucato anche il mio secchiello. Come farò a raccogliere il mio polline? Non potrò più lavorare! -
Il piccolo e tenero bocciolo, chino su di essa, ascoltava con amorevolezza la sventurata bestiolina e si intenerì. D’un tratto ebbe un’idea bellissima e le disse:
-    Prendi la mia corolla, a forma di cono, ti farà da secchiello !
Così, mentre un raggio di sole raggiungeva dolcemente, con il suo calore e la sua luce il bocciolo, questi si aprì e diventò un fiore meraviglioso.
L’ape lo colse con delicato amore, con il cuore ricolmo di gratitudine e di emozione e, piena di gioia, prese il volo. Ad ogni fiore che visitava confidava la sua storia, mostrando il suo originale secchiello.
-    Vedi,  questo secchiello è un bocciolo di calla che mi ha fatto dono della sua vita. È il simbolo mirabile della sua nobiltà d’animo.
Ora esso può contenere tutta la ricchezza del vostro polline che si fonde con la grandezza del suo amore. –
 
     Mi ha tanto toccato questa storiella così semplice, imbevuta di avvolgente sensibilità ».

martedì 8 luglio 2014

...un po' di musica!



sabato 5 luglio 2014

Espressione





ESPRESSIONE

 

« Daremo tutto,

senza badare se il fuoco

ci consuma … »

 

       Ecco un’espressione molto bella che, ognuno di noi, può realizzare nella sua esistenza in modo semplice: chi non arde non vive.
Com’è generosa la fiamma di un amore che consuma la sua vita, per gli altri.
Mi ha fatto tanto riflettere la seguente storia, mentre la scrivevo, nata unicamente dalla mia fantasia, ma che può concretizzarsi nel nostro donarci al prossimo.

venerdì 4 luglio 2014

Vademecum - Iperico


IPERICO

« sono il simbolo dell’originalità »

 

 
 
« Mi chiamo Iperico e mi dicono che sono il simbolo dell’originalità. Già, è vero, il mio modo di vivere lo dimostra. Amo i contrasti: il pieno sole e il molto ombroso, ottima resistenza al gelo e fioritura estiva e, poi, so adattarmi a tutti i terreni.
Sono soprattutto validissimo nel campo della medicina officinale, che cura varie malattie.
A proposito, voglio raccontarti una piccola storia che mi riguarda. 
In un ridente paesino di campagna, dove i fiori di iperico sono abbondanti, facevano la fila per venire da me tante persone. Avevo aperto un modesto studio e, per loro, ero l’erborista, molto stimato.
Guarda caso, un giorno, mi si presentò un medico con la faccia smunta, marmorea e con gli occhi strabici per la depressione. Era dolorante. Mi diceva che sentiva delle trafitture nelle spalle e aveva forti bruciori: un male causato dall’erpes, il cosiddetto « fuoco di sant’Antonio ».
Che hai, buon uomo ? , gli ho chiesto. Mi ha risposto che si sentiva andare a fuoco.
Che ne dici se accendiamo un fuocherello, visto che è estate e fa caldo ? Ti aiuterà a guarire …
Egli accettò la risposta strana  e anormale, pur di ristabilirsi in salute. Così si mise a cercare dei ceppi, mentre masticava un petalo del mio fiore, che gli avevo dato come medicina. Si distrasse così tanto in questa ricerca che, a poco a poco, il sorriso gli ritornò sulle labbra. Il suo volto era più sereno e il dolore iniziava a scemare. Continuò ancora a mangiare altri petali fino a che, del mio fiore, non restò più nulla.
Dopo qualche giorno io non c’ero più, perché tutta la mia fioritura ormai germogliava, spendente, nella salute di quel mio amico dottore che mi annoverò tra le sue piante medicinali.
 
         La mia piantina cresce ora sul suo balcone, posta in un bel vaso e amorevolmente irrorata, guardata e amata ».

giovedì 3 luglio 2014

Pensiero del giorno - 3 luglio 2014


mercoledì 2 luglio 2014

Pensiero del giorno - 2 luglio 2014


martedì 1 luglio 2014

Pensiero del giorno - 1 luglio 2014