Pages

domenica 15 marzo 2015

Proiezione nella luce






PROIEZIONE

NELLA LUCE

Hai mai provato a chiudere gli occhi e a prolungare il tuo sguardo lontano, aiutato dalla tua immaginazione ? Cosa hai visto ?
La mia esperienza dell’infinito è iniziata così. L’immagine che, nella mente avevo di me, si è riflessa, attraverso i miei occhi, nel mio cuore dove il mio occhio interiore l’ha contemplata. Ero nella quiete, concentrata in me stessa, senza turbamenti né distrazioni. Mi è apparso un orizzonte diverso. Con gli occhi chiusi aveva una visione più vera dell’illimitato, che perdevo non appena riaprivo gli occhi, perché il chiarore esteriore sgranava la realtà vissuta nell’intimo.
Eccomi ad ammirare un incantevole tramonto sul mare. Il sole, lentamente, si avviava  verso un nuovo sito, al termine del suo corso diurno. Aveva dipinto il cielo di vari colori graduati. La sua luce si era attenuata e aveva assunto delle tonalità più sfumate, che raccoglieva molteplici gradazioni. Anche la natura si era placata e aveva rivestito i colori ombrati della sera. Intanto il sole iniziava ad immergersi nelle acque che si tingevano della sua coloritura. Tutto m’appariva ben definito, anche la sua figura che si specchiava nel mare, solcato dalle onde dilagate dal passaggio di due cigni. Quella palla infuocata, continuava a scendere pian piano fino a scomparire, lasciando nell’aria un senso di vuoto, di cupo mistero, di tristezza. Mi chiedevo, ansiosa, dov’era andata e provavo nel cuore un annuncio di distacco e fi morte, sebbene alimentati da una speranzosa attesa di un ritorno. Soltanto che, oltre quell’orizzonte che assumeva la tinta oscura della notte, leggevo il buio dei miei momenti, di prove sperimentate nel dolore, di tempi diversi trascorsi vicini o lontani, simili a quelli di uomini che hanno spento la motivazione di vivere, perché smarriti e soli.
Mi chiedevo se fosse vero che tutto passa, come passano gli esseri viventi, gli uomini, le nostre esperienze umane, le nostre storie vere … Mi interrogava sul passaggio della terra e di tutto l’universo … E concludevo che ciò che viviamo diventerà passato ed il futuro, quando verrà, un giorno anch’esso passerà. Mi domandavo confusa se era questo il nulla, l’inconsistente e cosa sarà di me, di te, di tutti, di ogni cosa che brulica sulla terra. Cosa poteva durare per sempre ?
Eppure l’eternità era tutta là, oltre le tenebre che m’avvolgevano e nascondevano la luce. Era forse la luce infinita, dove si proiettava l’immagine della mia esistenza, con ogni suo istante, a colori o in bianco e nero, che sarebbe restata. Mi dicevano che, quando il sole spariva, ritornava all’alba seguente, perché iniziava il nuovo giorno, ma con gli occhi chiusi io continuavo a vedere solo il buio, tanto buio. Portavo in me un ricordo nostalgico di un tramonto. Mi era rimasto dentro il posto vuoto dove il sole si era inabissato e una percezione di sconforto inspiegabile.
Restavo fissa nel mio pensiero quando, inaspettatamente, mi son sentita chiamare da un gabbiano. Ho aperto gli occhi e ho visto realmente la maestosità del suo volo. Ora sostava accanto a me. Gli ho chiesto con trepidazione:
-        Dov’è il sole ?
Mi ha risposto decisamente:
-                    Ma non sai che il sole è sempre al suo posto e che siamo noi a girare intorno a noi stessi ? Domani tornerà a risplendere e poi a sparire nuovamente. È il suo gioco continuo fatto di comparsa e scomparsa e tu ti affiggi inutilmente. Un giorno anche il sole passerà. Ma tu, invece, mi sai dire dov’è la luce. Io l’ho vista con il mio occhio penetrante oltre quel fitto buio in cui hai arrestato il tuo passo. Prosegui la strada che oltrepassa l’orizzonte di terra e incontrerai l’infinito. La luce che intravedi in te, con gli occhi puri del cuore è sempre presente: splende per l’eternità e tu sei orientata in essa. È là che incontrerai quel passato rinnovato, ciò che hai vissuto, coloro che hai incontrato. Tutto sarà novità, amore intramontabile. E tu sei, ora, la proiezione di questa luce » .
Il gabbiano, poi, si alzò in volo e scomparve nell’immensità di quella sera. Mi aveva regalato un pezzo di cielo ed io mi sentivo, già, come rapita da quella luce impenetrabile che mi attendeva, oltre la mia vita.


RICORDA

Tutto passa e provi rammarico.
Eppure ogni cosa
viene proiettata oltre la vita,
dove acquista un senso diverso
di purezza e di novità.
Cerca i motivi nuovi
che nascono nel tuo cuore;
gli accenti veri
dell’amore intramontabile.
Tu puoi vivere già,
fin d’ora,
l’esperienza stupenda
di una luce senza fine.


                                          Inco

0 commenti:

Posta un commento