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lunedì 30 marzo 2015

L'angolo di Fulvio: il detto del giorno







L'angolo
di Fulvio





Bisogna saper guardare bene il cielo,
perché tante volte non si vede proprio la verità ma le nostre percezioni, come accade in questa foto che ha registrato non il movimento delle stelle ma quello della terra.

sabato 28 marzo 2015

Dietro l'angolo






DIETRO L’ANGOLO

All’orizzonte si distende l’immensità del cielo che sembra toccare la terra e fondersi con essa. L’infinito ci appartiene e l’eternità tocca le rive della nostra umanità, bagnandola di luce.

È questo l’anticipo di una realtà meravigliosa che pregustiamo già, fin d’ora, nel cuore e, pian piano, ci prepara ad un incontro inimmaginabile.

Cosa ci attende dietro l’angolo, dopo aver percorso la strada della nostra vita terrena?

Giunti all’epilogo di una storia vissuta in tutta la sua pienezza, arriveremo al traguardo con il peso dei nostri passi stanchi e il cuore affaticato per il lungo camminare. Cosa ci attende ? Io lo so e tu ? Scopriamolo insieme !

Voglio farti vivere una piccola storia, ambientata in un paesino di montagna.

mercoledì 25 marzo 2015

Vademecum - Abuliton



ABULITON

il simbolo
della luminosità



« Che pianta strana, ma da dove viene ? Da dove è sbucata fuori ? Sarà certamente straniera perché, dalle nostre parti, non se ne vedono. E tu, amico, ne hai visto una per caso ? », domanda un simpatico scoiattolo al sua albero, mentre si arrampica sul tronco, rosicchiando qualcosa.
Non riceve risposta. Il muto interlocutore è così poco interessato alla vita degli altri. A mala pena riesce a tollerare quel giovane animale, favorendogli perfino un modesto alloggio in un incavo del suo tronco, per mettere su famiglia. Cerca anche di sopportare con pazienza le sue corse frenetiche, le sue andate, su e giù, a stantuffo, come pure la curiosità di voler sapere tutto di tutti e di indagare sui loro intimi segreti. Lo vede continuamente alla ricerca di notizie, di novità, però è sempre felice mentre lui è perennemente triste e si mostra sempre burbero e scontroso con i vicini. Vive proprio male e, per di più, soffre perché nessuno l’avvicina, forse per paura o per un certo disagio nei suoi confronti. Eppure sotto quella dura scorza esteriore, si nasconde un cuore sensibile, provato dal dolore.

sabato 21 marzo 2015

La mia vita? La chiamo speranza.





LA MIA VITA ?

LA CHIAMO SPERANZA

Io non so cosa sarebbe stata la mia  vita senza la speranza. Mi sarei persa, certamente. Ma, come una pietra bianca era stata lasciata su una strada, senza precisare la traccia: piccola freccia segnaletica di cui sono la sola a comprenderne il senso e chi ce l’aveva posta là.
Ti chiedo:
- Puoi forse capire la vita se non sperimenti la morte ? Parlo di vita e di morte tradotte nelle ore delle tue giornate, così come esse si presentano.
Mi potresti rispondere:
- Ma vi può essere speranza quando i tempi che viviamo ci appaiono pieni di lutti e di ombre e le notizie che ci giungono, quotidianamente, annotano soltanto eventi tristi?
- È vero, però la speranza è un dono e una forza che alberga nel tuo cuore, non la trovi fuori ma dentro di te. Non vedo, ad esempio, come puoi gioire per la nascita della primavera se non hai provato prima il desolato inverno. La gioia non è gustata pienamente se non da chi ha testato il suo opposto: la tristezza.
Se vuoi, ti invito a seguirmi per i sentieri silenziosi della contemplazione. Le cose che sono intorno a noi ci parlano e diventano segni preziosi per il nostro cammino interiore.

martedì 17 marzo 2015

L'angolo di Fulvio: il detto del giorno







L'angolo
di Fulvio





Solo il vento sarà il vero amico
di quei semi che, senza un  suo soffio,
resteranno incollati allo stelo
privi di vita e di  futuro.

domenica 15 marzo 2015

Proiezione nella luce






PROIEZIONE

NELLA LUCE

Hai mai provato a chiudere gli occhi e a prolungare il tuo sguardo lontano, aiutato dalla tua immaginazione ? Cosa hai visto ?
La mia esperienza dell’infinito è iniziata così. L’immagine che, nella mente avevo di me, si è riflessa, attraverso i miei occhi, nel mio cuore dove il mio occhio interiore l’ha contemplata. Ero nella quiete, concentrata in me stessa, senza turbamenti né distrazioni. Mi è apparso un orizzonte diverso. Con gli occhi chiusi aveva una visione più vera dell’illimitato, che perdevo non appena riaprivo gli occhi, perché il chiarore esteriore sgranava la realtà vissuta nell’intimo.
Eccomi ad ammirare un incantevole tramonto sul mare. Il sole, lentamente, si avviava  verso un nuovo sito, al termine del suo corso diurno. Aveva dipinto il cielo di vari colori graduati. La sua luce si era attenuata e aveva assunto delle tonalità più sfumate, che raccoglieva molteplici gradazioni. Anche la natura si era placata e aveva rivestito i colori ombrati della sera. Intanto il sole iniziava ad immergersi nelle acque che si tingevano della sua coloritura. Tutto m’appariva ben definito, anche la sua figura che si specchiava nel mare, solcato dalle onde dilagate dal passaggio di due cigni. Quella palla infuocata, continuava a scendere pian piano fino a scomparire, lasciando nell’aria un senso di vuoto, di cupo mistero, di tristezza. Mi chiedevo, ansiosa, dov’era andata e provavo nel cuore un annuncio di distacco e fi morte, sebbene alimentati da una speranzosa attesa di un ritorno. Soltanto che, oltre quell’orizzonte che assumeva la tinta oscura della notte, leggevo il buio dei miei momenti, di prove sperimentate nel dolore, di tempi diversi trascorsi vicini o lontani, simili a quelli di uomini che hanno spento la motivazione di vivere, perché smarriti e soli.
Mi chiedevo se fosse vero che tutto passa, come passano gli esseri viventi, gli uomini, le nostre esperienze umane, le nostre storie vere … Mi interrogava sul passaggio della terra e di tutto l’universo … E concludevo che ciò che viviamo diventerà passato ed il futuro, quando verrà, un giorno anch’esso passerà. Mi domandavo confusa se era questo il nulla, l’inconsistente e cosa sarà di me, di te, di tutti, di ogni cosa che brulica sulla terra. Cosa poteva durare per sempre ?
Eppure l’eternità era tutta là, oltre le tenebre che m’avvolgevano e nascondevano la luce. Era forse la luce infinita, dove si proiettava l’immagine della mia esistenza, con ogni suo istante, a colori o in bianco e nero, che sarebbe restata. Mi dicevano che, quando il sole spariva, ritornava all’alba seguente, perché iniziava il nuovo giorno, ma con gli occhi chiusi io continuavo a vedere solo il buio, tanto buio. Portavo in me un ricordo nostalgico di un tramonto. Mi era rimasto dentro il posto vuoto dove il sole si era inabissato e una percezione di sconforto inspiegabile.
Restavo fissa nel mio pensiero quando, inaspettatamente, mi son sentita chiamare da un gabbiano. Ho aperto gli occhi e ho visto realmente la maestosità del suo volo. Ora sostava accanto a me. Gli ho chiesto con trepidazione:
-        Dov’è il sole ?
Mi ha risposto decisamente:
-                    Ma non sai che il sole è sempre al suo posto e che siamo noi a girare intorno a noi stessi ? Domani tornerà a risplendere e poi a sparire nuovamente. È il suo gioco continuo fatto di comparsa e scomparsa e tu ti affiggi inutilmente. Un giorno anche il sole passerà. Ma tu, invece, mi sai dire dov’è la luce. Io l’ho vista con il mio occhio penetrante oltre quel fitto buio in cui hai arrestato il tuo passo. Prosegui la strada che oltrepassa l’orizzonte di terra e incontrerai l’infinito. La luce che intravedi in te, con gli occhi puri del cuore è sempre presente: splende per l’eternità e tu sei orientata in essa. È là che incontrerai quel passato rinnovato, ciò che hai vissuto, coloro che hai incontrato. Tutto sarà novità, amore intramontabile. E tu sei, ora, la proiezione di questa luce » .
Il gabbiano, poi, si alzò in volo e scomparve nell’immensità di quella sera. Mi aveva regalato un pezzo di cielo ed io mi sentivo, già, come rapita da quella luce impenetrabile che mi attendeva, oltre la mia vita.


RICORDA

Tutto passa e provi rammarico.
Eppure ogni cosa
viene proiettata oltre la vita,
dove acquista un senso diverso
di purezza e di novità.
Cerca i motivi nuovi
che nascono nel tuo cuore;
gli accenti veri
dell’amore intramontabile.
Tu puoi vivere già,
fin d’ora,
l’esperienza stupenda
di una luce senza fine.


                                          Inco

giovedì 12 marzo 2015

Vademecum - Colombina



COLOMBINA
il simbolo
dell’amore nascosto

 
Sorge, sulla parte più alta di un antico paesino, un vecchio castello. Un tempo era uno splendore, ma con gli anni è andato un po’ in rovina.
In una delle fenditure rocciose della sua facciata, aveva trovato riparo una colomba bianca. Si muoveva con voli bassi, radenti al suolo, per via di una zampa rotta nella stretta morsa di una tagliola.  Poverina, provava ancora dolore ! Ogni mattina, all’alba, raggiungeva faticosamente un lago vicino per fare un bagno e dare un po’ di vigore alle sue ali.  Poi, faceva ritorno alla sua dimora e vi restava, in paziente attesa di un insetto che le passasse accanto o di quei pochi grani che i visitatori le tiravano. Ma non riusciva mai ad afferrarne uno perché le altre colombe arrivavano prima. 

lunedì 9 marzo 2015

L'angolo di Fulvio: il detto del giorno.







L'angolo
di Fulvio






La bellezza della libellula
è quel suo corpo affusolato che sembra
lanciarsi in una dimensione 
dove il passato diventa presente.