« Il
mio simbolo è
l’allegria
»
Il rigido inverno è ormai finito. Se ne
va con i suoi tristi pensieri e la sua malinconia.
Sento un
bisbigliare nel prato e poi … una voce dominante: « Presto, preparatevi
sorelline, ora tocca a noi ! Stiriamo bene i nostri petali delicati, perché
stiamo per sbocciare ! Uno … Due … Tre !
».
Assisto allora
ad uno spettacolo sorprendente. Che meraviglia ! Sotto lo sguardo dell’ultima
stella del mattino, Venere, l’ultima a scomparire nel cielo, si schiudono le
primule con infiorescenza a mazzetti gialli su un robusto peduncolo, che
conferisce alla pianta una certa somiglianza ad una chiave. Apre ad una primavera
odorosa e rende accessibili i tesori nascosti in questa stagione così ricca di
speranza.
Il nome primula
deriva proprio dal fatto che questo fiore appare in anticipo rispetto agli
altri e giunge ad annunciare che la primavera è pronta al risveglio,
Un giorno
imparerò a conoscere anche le proprietà terapeutiche di questi fiori. Me lo ha
promesso una primula che mostra già una
certa inclinazione per l’arte medica. Le ho chiesto: ma qual è il tuo simbolo ?
Mi ha risposto:
« L’allegria
perché espandiamo gioia e freschezza al mondo che ci circonda. Serve che non
appesantiamo mai il nostro cuore con gli affanni e le preoccupazioni di questa
terra, che possono generare solo amarezza e abbattimento.
Quando apri gli
occhi al mattino pensa: oggi inizia un nuovo giorno che mi spingerà a sorridere
alla vita, che offrirò a chi mi avvicina. _Come me porta l’allegria, che è la
primula della vita ! ».
Inco
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