Pages

martedì 7 luglio 2015

Poesia mai letta



POESIA
MAI LETTA

È l’alba sul mare.


Le onde lambiscono dolcemente la spiaggia, sussurrando una canzone misteriosa. Lungo la riva passa un uomo, si china e scrive col dito, sulla sabbia, pensieri che solo lui conosce. Gli uccelli marini si fermano a guardarlo, presagendo qualcosa che il poeta non intuisce. È così preso dal suo estro poetico e dalla bellezza ed armonia dei suoi versi.

Dice tra sé:

-  Parlerò di me e tutti mi apprezzeranno, leggendomi. Questa poesia sarà una cosa originale. Gli uomini la declameranno ed io diventerò ancor più famoso.

-  Attento, buon uomo, non gongolarti anzitempo ! – gli intimano i gabbiani . -  Sta per arrivare …

Cercano, inutilmente, di distrarlo, muovendo le ali, ma egli non si cura di loro, al contrario, li caccia via, battendo le mani per spaventarli. È disturbato dalla loro invadenza.

-  Che creature incompetenti ! – mormora sottovoce.

Poi si rivolge ad essi:

-  Voi non conoscete il mio talento, né la mia fama ch’ è nota in tutto il mondo. Io sono un gran poeta, se non vi dispiace.

Quando sta per firmare la sua opera, ecco che si fa avanti, correndo con baldanza, un’onda minacciosa che inonda quel lembo di lido e cancella, senza pietà ogni pensiero scritto sull’arena. L’uomo resta impietrito, con gli occhi vitrei e fissi, con la bocca aperta e …

Sembra una vignetta umoristica senza parole.



La vita è troppo preziosa per scriverla sulla sabbia del mare. Basta un’onda e… non resta più nulla

0 commenti:

Posta un commento