POESIA
MAI LETTA
È
l’alba sul mare.
Le
onde lambiscono dolcemente la spiaggia, sussurrando una canzone misteriosa.
Lungo la riva passa un uomo, si china e scrive col dito, sulla sabbia, pensieri
che solo lui conosce. Gli uccelli marini si fermano a guardarlo, presagendo
qualcosa che il poeta non intuisce. È così preso dal suo estro poetico e dalla
bellezza ed armonia dei suoi versi.
Dice
tra sé:
- Parlerò di me e tutti mi
apprezzeranno, leggendomi. Questa poesia sarà una cosa originale. Gli uomini la
declameranno ed io diventerò ancor più famoso.
- Attento, buon uomo, non
gongolarti anzitempo ! – gli intimano i gabbiani . - Sta per arrivare …
Cercano,
inutilmente, di distrarlo, muovendo le ali, ma egli non si cura di loro, al
contrario, li caccia via, battendo le mani per spaventarli. È disturbato dalla
loro invadenza.
- Che creature incompetenti ! –
mormora sottovoce.
Poi
si rivolge ad essi:
- Voi non conoscete il mio talento,
né la mia fama ch’ è nota in tutto il mondo. Io sono un gran poeta, se non vi
dispiace.
Quando
sta per firmare la sua opera, ecco che si fa avanti, correndo con baldanza,
un’onda minacciosa che inonda quel lembo di lido e cancella, senza pietà ogni
pensiero scritto sull’arena. L’uomo resta impietrito, con gli occhi vitrei e
fissi, con la bocca aperta e …
Sembra
una vignetta umoristica senza parole.
La vita è troppo preziosa per
scriverla sulla sabbia del mare. Basta un’onda e… non resta più nulla
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