VANITA’
C’è una chiara
luna che si specchia nell’acqua di un pozzo. Vedendo la sua immagine esclama meravigliata:
Come
sono bella ! hanno ragione gli uomini a cantarmi la serenata e i grilli a far
cri cri in mio onore. Questa bellezza che mi ritrovo mi lascia di sasso, quasi
non ci credo, eppure è vera. Anche il pozzo mi guarda a bocca aperta e pare che
dica:
- Il
tuo splendore supera le stelle e nel cielo sei regina di luce. Non s’è mai
vista tanta perfezione, è fuori dal comune, unica e rara.
E la luna
s’inorgoglisce, si piace e si compiace, si ammira e si specchia vanitosa,
nell’acqua quieta, muta e riservata. Ma l’acqua, stranamente, decide di
proferir parola solo che una rana baldanzosa, per dispetto alla luna, inizia a
gracidar, dicendo:
- Guarda,
commarella mia, che tutta la tua luce viene dal sole e tutta la bellezza, senza
di lui, è vana.
Chi ama la vanità vuol far convergere su di sé l’attenzione
degli altri, senza sapere che tutto quello che è, ha la sorgente altrove.
0 commenti:
Posta un commento