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giovedì 30 aprile 2015

L'angolo dello scultore: Volto di Gesù



Volto di Gesù 

Seguendo la mia ispirazione, molte volte ho provato a scolpire il volto di Gesù, ora su una pietra, ora su marmo e anche su sasso, mai sono rimasto soddisfatto. Sentivo che mancava qualche cosa. Poi un giorno davanti a una fotografia che riproduceva il volto di Gesù ricavato dalla Sacra Sindone, mi sono entusiasmato.

Osservando bene la foto e studiando bene i lineamenti di quel volto tumefatto, gonfio in ogni parte, ho cercato di immaginarlo vivo e nel pieno delle sue forze, con un dolce e magnetico sorriso.

Con pazienza da un blocco di argilla ho preso a modellare quel volto. Un volto vivo senza gonfiori ma morbido e liscio. Immaginando quel suo sguardo profondo, ho voluto proporlo, studiando l’effetto delle ombre che la luce opportunamente disposta creava.

In quello sguardo ho concentrato tutto l’effetto; non tanto per la buona fattura degli occhi, ottenuti scavando irregolarmente la pupilla, quanto sulla profondità e dolcezza che quello sguardo emanava.

A lavoro ultimato ho atteso i tempi tecnici perché l’argilla si asciugasse e fosse pronta per la cottura in forno.

Successivamente ho voluto averne una fusione in bronzo e l’effetto è stato di gran lunga superiore, in quanto il colore e la lucentezza del metallo avevano ulteriormente marcato in senso positivo quei lineamenti, rendendoli ancora più vivi e forti.
                                                                                             Giancarlo



mercoledì 29 aprile 2015

Grani di sale - Vanità




VANITA’

C’è una chiara luna che si specchia nell’acqua di un pozzo. Vedendo la sua immagine esclama meravigliata:
  
Come sono bella ! hanno ragione gli uomini a cantarmi la serenata e i grilli a far cri cri in mio onore. Questa bellezza che mi ritrovo mi lascia di sasso, quasi non ci credo, eppure è vera. Anche il pozzo mi guarda a bocca aperta e pare che dica:
- Il tuo splendore supera le stelle e nel cielo sei regina di luce. Non s’è mai vista tanta perfezione, è fuori dal comune, unica e rara.
E la luna s’inorgoglisce, si piace e si compiace, si ammira e si specchia vanitosa, nell’acqua quieta, muta e riservata. Ma l’acqua, stranamente, decide di proferir parola solo che una rana baldanzosa, per dispetto alla luna, inizia a gracidar, dicendo:
- Guarda, commarella mia, che tutta la tua luce viene dal sole e tutta la bellezza, senza di lui, è vana.

Approvano anche i grilli e smorzano il canto, per condivisione.





Chi ama la vanità vuol far convergere su di sé l’attenzione degli altri, senza sapere che tutto quello che è, ha la sorgente altrove.

sabato 25 aprile 2015

Un salto oltre il muro





UN SALTO
OLTRE IL MURO

Contemplazione.
Sono scesa, in silenzio, in fondo al mio cuore e ho letto una storia che mi offriva una risposta, che attendevo da tempo.
Tu ascoltami, se vuoi. Voglio parteciparti le cose che vivo, le mie esperienze interiori, attraverso un racconto anche se è così difficile trasmettere il reale vissuto nella profondità della propria anima, perché riemerge in superficie sbiadito e, a volte, incomprensibile.

domenica 19 aprile 2015

Dov'è l'anima?





Una volta ho incontrato un bambino che se ne stava accovacciato su una sedia, all’ingresso della sua casa. Ero amico di suo padre e gli chiesi: « Che ti succede oggi, Paolino, perché ti vedo molto preoccupato ? ». Era un bambino sveglio, per la sua età, che sfiorava gli 8 anni. Mi rispose : « Ho chiesto a mio papà dove si trovava l’anima ». « E lui che ti ha risposto ? ». Mi ha detto che l’anima non esiste e che, quindi, non si trova da nessuna parte. È inutile cercarla all’interno dell’uomo. Allora io gli ho risposto: « Papà, allora non è giusto parlare del filo del discorso, o di arrestare il corso del pensiero, o….? ». 

L’ho interrotto, rassicurandolo con un suggerimento, e gli ho chiesto: «Dove conservi l’amore che hai per tuo papà ? ». Mi ha risposto : « Io sono certo di amarlo, e questo mi basta ». Ci siamo guardati intensamente. Poi corse a giocare. Dov’era la sua anima ? Era nel suo amore e lui non lo sapeva.

sabato 18 aprile 2015

Grani di sale - Finzioni



GRANI DI SALE

 

Sono brevi racconti, fantasiosi e semplici,
che nascondono riflessioni,
nate dalla natura delle cose,
attraverso immagini e accostamenti.
Essi hanno il sapore
di un quotidiano avvolgente
e. talvolta,  affascinante
che allo sguardo interiore
si aprono a comprensioni
più profonde e avvincenti,
espresse in maniera sobria
e senza complicazioni.
Li abbiamo chiamati
« grani di sale »
perché hanno il sapore
di aspetti concreti,
che vanno dosati
con moderazione. 
                                                                Inco

martedì 14 aprile 2015

Il richiamo misterioso del cielo






 IL RICHIAMO MISTERIOSO
DEL CIELO


C’è un percorso umile e silenzioso che ogni uomo compie, prima del suo esordio alla luce e parte proprio dal suo buio. Poi, s’inoltra, con il tempo, per i sentieri ardui di una vita che si sviluppa lentamente, attraversando le sue varie fasi di crescita.

Quante esperienze di storie diverse e tonalità di colori e mutamenti dentro e fuori di noi ! Però, accade anche che il buio si trasforma in tenebra e la luce diventa bagliore accecante.

Spesso, penso al mio viaggio interiore con tutti i suoi avvicendamenti di buio - luce e a quello degli uomini di tutti i tempi, vicini e lontani. E tu sei tra questi, mentre ti rivelo me stessa attraverso le mie «Parole Semplici». Percorriamo, insieme, questo viaggio che è il mio, il tuo, di tutti.

Vieni, voglio varcare con te la soglia della primavera, dopo aver lasciato la triste stagione invernale ! L’aria di  questo mattino di marzo ha indossato una veste di primule. C’è come un’esplosione di gioia che nasce da una viva speranza, attesa e vissuta.

lunedì 6 aprile 2015

L'angolo di Fulvio: il detto del giorno







L'angolo
di Fulvio





L’umiltà è la virtù della discesa e dell’abbassamento come i rigagnoli delle colline che amano scendere a valle per trovare la quiete accogliente del fiume