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sabato 19 aprile 2014

Armonia





ARMONIA

… è lo specchio della tua

Identita’.

 

Ciò che crea l’armonia in questo mondo è la diversità delle creature.

Contempliamo ogni essere con il suo modo originale di rapportarsi agli altri, la loro attività, il loro ingegno, le loro caratteristiche e qualità.

Quanti particolari il nostro occhio non riesce a catturare. È come la distanza delle stelle dalla terra. Tutto l’universo è meravigliosamente misterioso e accattivante.

Vieni, conosciamo insieme ciò che ci è possibile vedere ed ammirare.

Ed ecco, un delizioso quadretto che ha i toni delicati di una natura tutta da scoprire. Ma bisogna avere fantasia e tanta poesia nel cuore.



Spunta l’alba. Nella frescura del mattino si desta una margherita dai petali bianchi, bagnati di rugiada. Deve affrettarsi ad asciugarsi perché, tra non molto, aspetta visite e sono diversi i visitatori. Ce la farà?

Il venticello le viene in aiuto e l’aria le dona un ulteriore tocco di bellezza e di fascino. È pronta.

Arriva «RO», il grillo canterino, che si arrampica allo stelo con il suo piccolo strumento. Ha tutto un repertorio di canti da offrire e li intona con gioia. Poi termina con un saluto, spicca un salto e corre a nascondersi sotto una foglia, in attesa della notte successiva per ricominciare a trillare.

Ora è il turno di «TA», la mantide religiosa. Il suo saluto è una preghiera accompagnata dalle note del silenzio.

Poi si presenta, col suo secchiello, «IN», l’ape laboriosa per raccogliere il polline e trasformarlo in nettare. Passa da uno stame all’altro senza sosta. La margherita si lascia stordire dal suo ronzio, ma è felice di poter donare quanto possiede. Un saluto gentile e l’insetto va a posarsi sul fiore vicino, per raccogliere altro polline.

Con le sue ali delicate giunge «NA», l’elegante e vistosa farfalla e, con grazia, si posa sui candidi petali. Com’è bella! Le piace succhiare il dolce nettare: è la sua prima colazione mattutina.

Ma sopraggiunge un altro ospite e deve andarsene. C’è aria di primavera e «CO», la coccinella rossiccia, annuncia la sua presenza. Sotto la sua corazza macchiettata nasconde le sue tenui ali. Attraversa la margherita in lungo e in largo donandole allegria e, prima del commiato, le sussurra: «Amica mia, se provi a mettere insieme, in un certo ordine, i nostri nomi, scoprirai il tuo:


RO TA IN NA CO ».


E tu, caro amico, hai indovinato il nome del fiore? Prova a leggerlo al rovescio:


ATANOROCNI.


Vedi, questo è il mio nome e sono contenta che sia stato trasportato da questi piccoli insetti. La margherita, poi,  la preferisco per la sua semplicità.

Con un po’ di fantasia, scopri anche tu, come me, il tuo nome nella natura, dove tutto ha un linguaggio fatto di parole e di ascolto, di immagini e di presenze, di dialoghi e di silenzi. I nomi di quegli animaletti li ho inventati io, ma fino a un certo punto, perché il gRillo mi risuonava dentro con il suo trillo continuo; la mantide, invece, mi è apparsa con la T (croce) della vita, ricordandomi la preghiera sommessa. L’ape ronzante mi si è presentata come un suono acuto e INcisivo, che come un trapano mi entrava acutamente nelle orecchie; mi ha dato un po’ di riposo il posarsi sui petali della meravigliosa farfalla che ha fatto echeggiare in me le note canticchiate di una mia carissima amica che, diceva, non conoscendo le parole: NA… na na na na ! dandomi tanta gioia nel suo verso abbozzato. Per ultimo la COccinella mi è sembrata graziosa e l’ho sentita stampata nel mio cuore con le sue macchioline nere sul fondo rosso. Pura fantasia, ma per me era tutto intensamente vero.

Gli uomini, gli animali, gli esseri inanimati: ogni parte del creato ha qualcosa da dirti e da offrirti. Ti  interpella, ti interroga, ti contatta, ti si rivela: è lo specchio che, misticamente, ti svela la tua identità, se saprai farti piccolo e semplice.
 
                                                     Inco

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