Questa settimana, il video del secondo pensiero con ... la seconda domanda!
Ora ... attendo la Tua risposta.
Lorenzo
2
commenti:
Anonimo
ha detto...
Considero le parole come uno strumento multiuso. La fiducia in questo strumento, che utilizziamo per "scarcerare" i pensieri inesprimibili senza questo, è molto condizionata dalle circostanze nelle quali viene usato. Posso parlare e non essere ascoltato o non ascoltare a mia volta chi mi parla, percepisco la inutilità di quello che che ho detto o sentito: strumento inutile! Posso esternare pensieri che provocano dolore o disappunto: strumento doloroso! Posso non dire qualcosa che farebbe male o che darebbe gioia, conforto: strumento inutilizzato! Potrei continuare con altri numerosi esempi, ma ormai la risposta a me è arrivata, la cercavo mentre scrivevo. Credo di non avere fiducia nella parola, l'uso che ne faccio non sempre la merita!
Mi è molto piaciuto il tuo vocabolo di "scarcerare" i pensieri, quasi un tratto platonico di riferimento. Il dialogo comporta, normalmente, un'avventura in terra straniera e non sempre conosciamo il terreno che attraversiamo e le insidie nascoste. Vedo che hai una buona conoscenza dei tuoi mezzi comunicativi. Ti sono grato della tua risposta che mi farà riflettere su quanto hai detto. Grazie.
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2 commenti:
Considero le parole come uno strumento multiuso. La fiducia in questo strumento, che utilizziamo per "scarcerare" i pensieri inesprimibili senza questo, è molto condizionata dalle circostanze nelle quali viene usato. Posso parlare e non essere ascoltato o non ascoltare a mia volta chi mi parla, percepisco la inutilità di quello che che ho detto o sentito: strumento inutile! Posso esternare pensieri che provocano dolore o disappunto: strumento doloroso! Posso non dire qualcosa che farebbe male o che darebbe gioia, conforto: strumento inutilizzato!
Potrei continuare con altri numerosi esempi, ma ormai la risposta a me è arrivata, la cercavo mentre scrivevo. Credo di non avere fiducia nella parola, l'uso che ne faccio non sempre la merita!
Mi è molto piaciuto il tuo vocabolo di "scarcerare" i pensieri, quasi un tratto platonico di riferimento. Il dialogo comporta, normalmente, un'avventura in terra straniera e non sempre conosciamo il terreno che attraversiamo e le insidie nascoste. Vedo che hai una buona conoscenza dei tuoi mezzi comunicativi. Ti sono grato della tua risposta che mi farà riflettere su quanto hai detto. Grazie.
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