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lunedì 30 ottobre 2017

Guardare oltre



Ci eravamo lasciati con PROIETTATI IN ALTO.
Tutta la creazione è la meravigliosa lettera che Dio ha scritto per riempire il nostro spirito di pensieri santi e stupefacenti. Infatti, cosa sono le conchiglie disseminate sulle nostre spiagge, se non come fossero occhi rivolti in alto che chiedono le nostre pupille vive che guardano lassù? Io le vedo come tanti punti per anelare l’eternità.
Un giorno, ero sulla riva del mare e guardandole, appunto, disseminate qua e là, mi esortavano a riempirle di Cielo.  Ho sentito come il fremito dell’aldilà che spingeva il mio cuore a non fermarsi alle cose della terra, ma riempirsi di realtà celesti.

         Spinti verso l’ignoto.
Il mio primo pensiero è stato quello di vedere le conchiglie come occhi svuotati dal tempo, che un dì furono animate da lontane presenze animate. Ho subito pensato al tempo in cui maturano tante trasformazioni, tra le quali quella dello svuotamento. Siamo tutti creati per la trasformazione che altro non è se non avanzare, nella nostra storia, perdendo qualcosa di noi stessi. Lo chiamiamo invecchiamento, ma è solo una parte di quello che siamo e saremo. Quelle conchiglie mi portavano in alto. Se fossero state abitate mi sarei sentito spinto ad ammirare o contemplare la creatura che le riempiva. Loro non erano vecchie, ma spinte ad altre missioni. Invecchiare non è se non perdere un qualcosa di bello, diventato inutile per la nuova missione. Infatti quelle conchiglie mi spingevano verso l’ignoto.

Lanciati verso il mistero.
Qual era la nuova meta? Non la conoscevo ancora, perché ero spinto in alto. Mi sentivo lanciato verso l’ignoto che, però,  non mi appariva come un vuoto immaginario, ma come una meta da me inconsciamente desiderata, anche se ancora non conosciuta. Era la mia speranza, che mi gettava verso il mistero in cui mi sentivo tutto compreso.

        Guardare oltre.
È stato questo mistero che mi ha fatto capire il mio destino eterno: ero chiamato a guardare oltre. Ed è ciò che ora mi spinge a non fermarmi più nell’immediato dove la conchiglia mi invitava a seguire la trascendenza nel mio itinerario di vita.  Verso dove? È quello che siamo invitati a raggiungere.

                                                          Lorenzo

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