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martedì 23 ottobre 2018

Desiderio di eternità


Il bisogno profondo di andare
oltre le cose peribili

Dopo aver a lungo camminato, per il costone aspro di una montagna, un soffio di zefiro mi fa veder volare uno stormo di uc-celli, che vanno in cerca di una vasta pianura ed ecco che mi si apre davanti agli occhi. Contemplo una pianta rinsecchita sulla quale è appollaiato un gufo. L’avvisto con gli occhi assonnati, che mi acco-glie col suo verso monotono. Mi fermo per ravvisare in quel quadro di silenziosa poesia, il fondo di una vallata che mi suggerisce, nel cuore, i versi calmi di un desiderio inappagato. Mi chiedo se quel panorama non sia il preludio di un anelito profondo in cui mi si apre l’originale discorso della vita.
È da tempo che sento il bisogno di respirare un qualcosa che non abbia limiti. È come il desiderio di non trovare appagamento in nessuna delle cose che vedo e tocco, perché dentro mi lacera l’ur-genza dell’infinito. Lo vado cercando dovunque poiché, dentro il mio cuore, da sempre ho fame e sete di cose eterne. In questo brama-re continuo di eternità, il mio sguardo sembra dissolversi in una di-stesa dove acque fresche e canterine mi spingono verso l’ignoto. Si apre dentro di me il bisogno di Te, mio Dio, e vado sorseggiando la tua misteriosa presenza come sorgente perenne di Paradiso. C’è un sasso sul mio sentiero su cui noto, discreto, un maggiolino, anch’esso aperto alla ricerca di chi sa quale punto di spazio infinito.
Mi fermo e sospiro una preghiera:


O Dio, conducimi alle terrazze del Cielo, dove potrò am-mirare la varietà senza fine dei colori e dei profumi della tua e-ternità. Fammi camminare per le vie che non conoscono tramon-to ma solo aurore interminabili, sature di cose in espansione. In tal modo mi sento trasportare in un luogo ricco di sorprese e per-meato di gioia profonda. Non è questo il Paradiso, ma solo l’ansia di possederlo in cui Tu, Signore, mi apri all’indescrivibile esperienza di verità eterne. Amen.

Due parole che ti spingono a formulare una domanda che sappia di eterno e infinito.
Hai il cuore aperto all’Eternità?

Lorenzo

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