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lunedì 12 marzo 2018

Un tesoro mancato



Un giorno, un raggio di sole, sentendosi inutile, andò alla ricerca di un oggetto in cui riflettere la sua luce.

Nel medesimo giorno, un uomo si arrampicò su per la collina, alla ricerca di una cosa preziosa. Egli sperava di trovarla nascosta tra l’erba verde. Non si sa mai.

Ma ecco che, da lassù, il piccolo raggio solare avvistò, in un campo fiorito, una bottiglietta di vetro, che lo incuriosì molto. La raggiunse e la investì con il suo filo di luce, ed essa brillò così tanto da sembrare una manifattura di gran valore. La sua luce serviva a qualcosa e si sentì realizzato. Lo scalatore si accorse, da lontano, di quel luccichìo e corse, quanto più poteva. Quando giunse in quel luogo inondato da quello strano chiarore, notò l’oggetto di vetro in cui si rifletteva il raggio di sole, e ne ebbe disprezzo, perché appariva di scarso pregio. Tolse il tappo alla bottiglia e lanciò il contenuto molto distante, senza nemmeno esaminarlo. Non gli interessava affatto. Un piccione, che passava per caso, lo colse al volo nel suo becco e fuggì, lasciando cadere un biglietto.

L’uomo lo raccolse e lesse:

« Mio caro amico, non so chi tu sia ma ti lascio quest’oggetto prezioso che mi appartiene. L’ho conservato per te, che lo hai trovato. È un diamante di gran pregio, che ho voluto proteggere in questa umile bottiglia. Sii felice per questo mio dono e usalo per far del bene anche agli altri. Ricordati di me! » .

Quando poi alzò lo sguardo, alla ricerca di quel bene rifiutato, lo trovò nel becco del volatile che mollò la presa nel lago vicino. Il diamante s’inabissò nelle acque, sottraendo al ricercatore la sua preziosa eredità. Si ode, ancora oggi, un lamento sulla collina accanto alla bottiglia vuota immersa nel buio:

« Povero sciocco! Avevi un tesoro tra le mani e te lo sei lasciato sfuggire stupidamente ».

In ognuno di noi c’è sempre un non valutare correttamente quello che Dio nasconde, nella profondità del nostro cuore.


 














Ti prego

Mentre ti cerco, Eterno Dio,
in ogni angolo del mio essere,
scopro una luce che splende
in fondo alla mia anima
desolata e stanca.
Vedo che ci sei Tu: mi attendi
per  donarmi Te stesso.
Sei quel bene prezioso
che da tempo cercavo
in posti sbagliati.
Con Te, mio Signore, lamento
le occasioni perdute
del tuo donare infinito.
Ed ora, riflessi luminosi
s’accendono in me
come d’improvviso.
Mi sento confuso
per tante tue grazie,
indegno per tanti tuoi doni.
Vivo la meraviglia
della tua vita divina.
Fa’ ch’io non ti perda mai
per mia negligenza;
che ti cerchi
e ti ritrovi sempre
in ogni mio cercare
e in ogni mio trovare,
mio preziosissimo Dio.
 
                                                                              Incoronata

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