Spumeggia, al largo
della costa
rocciosa,
l’acqua azzurra del
mare.
Le onde si
accavallano
e si rincorrono
con aria sbarazzina.
Lassù, nell’immenso blu,
il sole irradia ogni
cosa
col suo luminoso
volto.
E nello spazio
sereno
vola libero un
gabbiano,
battendo a ritmo
cadenzato,
le larghe ali
bianche.
Dov’è diretto il suo
volo?
Il mio sguardo lo
segue
e si perde lontano,
in quell’immensità
che rende desideroso
il mio cuore di
toccare,
col pensiero, il tuo
Cielo,
Signore Dio
dell’infinito.
Passa il
gabbiano
C’è un porticciolo seminascosto, nell’insenatura di un piccolo mare. E c’è anche un’antica statua di pietra
dagli occhi spenti che se ne sta immobile,
poggiata su una colonna di marmo grezzo, in mezzo alle acque.
La statua rappresenta un giovane eroe, morto per aver salvato
dall’annegamento una bimba di sette anni. Ha un bell’aspetto e un sorriso
stampato sulle labbra. Sembra guardare lontano, sognando qualcuno che gli faccia compagnia e gli parli del
suo mare che lo accarezza con le sue onde: i tramonti con i colori del
cielo, le albe luminose, le barche dei pescatori che gli passano accanto,
invocando il suo nome e il suo aiuto, i
pesci che guizzano nelle acque e fanno salti acrobatici con tuffi, le
piccole imbarcazioni che prendono il largo e fanno ritorno verso sera.
Il giovane di pietra prova, però, tanta solitudine. Gli mancano gli
occhi per vedere tutto ciò che lo circonda. La salsedine li ha corrosi.
Sono le undici di questo bel
mattino. Un gabbiano dalle ali maestose passa liberamente, sorvolando il
posto tranquillo. Ferma il suo volo su di lui poi, lentamente, si posa sul suo
capo. Gli parla con i suoi versi, gli rivela i suoi sogni attraverso la
conoscenza avuta prima di essere cieco, gli racconta dei suoi momenti vissuti
nella gioia.
Gli diventa amico nella sua solitudine, facendogli vivere nuove
avventure.
Se tu entri nei miei sogni,
Signore,
prima o poi,
mi
lascerò rapire da Te
per
cadere, dopo, nell’abisso
del
tuo amore infinito.
Attraverso
i tuoi occhi
io
vedrò la mia vita
e
tutti i suoi momenti.
Conoscerò
la sua bellezza:
gli
istanti di pace,
la
gioia di vivere,
come
doni preziosi
della
tua amicizia.
Entrerò,
così, nel tuo Cielo.
Incoronata
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