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sabato 16 dicembre 2017

Come un gabbiano



Spumeggia, al largo
della costa rocciosa,
l’acqua azzurra del mare.
Le onde si accavallano
e si rincorrono
con aria sbarazzina.
Lassù, nell’immenso blu,
il sole irradia ogni cosa
col suo luminoso volto.
E nello spazio sereno
vola libero un gabbiano,
battendo a ritmo cadenzato,
le larghe ali bianche.
Dov’è diretto il suo volo?
Il mio sguardo lo segue
e si perde lontano,
in quell’immensità
che rende desideroso
il mio cuore di toccare,
col pensiero, il tuo Cielo,
Signore Dio dell’infinito.
 

Passa il gabbiano

C’è un porticciolo seminascosto, nell’insenatura di un piccolo mare. E c’è anche un’antica statua di pietra dagli occhi spenti che se ne sta immobile, poggiata su una colonna di marmo grezzo, in mezzo alle acque.
La statua rappresenta un giovane eroe, morto per aver salvato dall’annegamento una bimba di sette anni. Ha un bell’aspetto e un sorriso stampato sulle labbra. Sembra guardare lontano, sognando qualcuno che gli faccia compagnia e gli parli del suo mare che lo accarezza con le sue onde: i tramonti con i colori del cielo, le albe luminose, le barche dei pescatori che gli passano accanto, invocando il suo nome e il suo aiuto, i pesci che guizzano nelle acque e fanno salti acrobatici con tuffi, le piccole imbarcazioni che prendono il largo e fanno ritorno verso sera.
Il giovane di pietra prova, però, tanta solitudine. Gli mancano gli occhi per vedere tutto ciò che lo circonda. La salsedine li ha corrosi.
Sono le undici di questo bel mattino. Un gabbiano dalle ali maestose passa liberamente, sorvolando il posto tranquillo. Ferma il suo volo su di lui poi, lentamente, si posa sul suo capo. Gli parla con i suoi versi, gli rivela i suoi sogni attraverso la conoscenza avuta prima di essere cieco, gli racconta dei suoi momenti vissuti nella gioia.
Gli diventa amico nella sua solitudine, facendogli vivere nuove avventure.

Se tu entri nei miei sogni,
Signore, prima o poi,
mi lascerò rapire da Te
per cadere, dopo, nell’abisso
del tuo amore infinito.
Attraverso i tuoi occhi
io vedrò la mia vita
e tutti i suoi momenti.
Conoscerò la sua bellezza:
gli istanti di pace,
la gioia di vivere,
come doni preziosi
della tua amicizia.
Entrerò, così, nel tuo Cielo.
                                 Incoronata

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