Quando giunse il
suo giorno, la primavera destò gli alberi dal loro lungo sonno invernale. La
natura iniziò, così, a riempirsi di colori e di profumi delicati.
Solo un albero,
che era un tempo il più maestoso del giardino, non si svegliò, eppure sembrava
robusto e vivo. Non gli mancava, forse, la forza ed il coraggio di ricominciare
a germogliare? Continuava a vivere con tristezza, il suo inverno che era già
andato via. Il giardiniere, alquanto disturbato, decise, di tagliarlo: creava una
nota disarmonica nell’armonia del ridente giardino.
Un rampicante
bellissimo, con fiori rosa, lo fermò, dicendogli:
« Abbi pazienza,
padrone, penseremo noi a lui. Lo trasformeremo e tu ne sarai lieto! ».
E fu così che, durante la notte, mentre tutti
risposavano, il rampicante si avvinghiò all’albero secco e si avvolse intorno
ai suoi rami. Trascorso il tempo del riposo notturno, non appena il sole si
affacciò dietro la collina, ci fu un risveglio diverso dagli altri che regalò
al giardiniere una piacevole sorpresa. All’unanimità ecco sbocciare le roselline
sull’albero che apparve uno splendore. Il rampicante aveva restituito al
vecchio albero, apparentemente morto, una nuova vita. Da allora attendeva di
vivere in lui le sue primavere.
Ci sono momenti,
nella vita, in cui abbiamo bisogno degli altri per ritrovarci e continuare ad
andare avanti, onde ritrovare la forza di credere e di sperare e, soprattutto, di
amare, donando.
Ti prego …
Vedi, eterno Signore,
il mio tempo
pian piano mi lascia,
portandosi dietro
pezzi di vita.
Mi sento abbandonato.
Mi ritrovo debole,
fiaccato, incapace,
inadatto, privo di energie.
Eppure nella profondità
del mio cuore ardente,
c’è la voglia di continuare
ad espletare le mie forze.
Tu mi riveli nell’intimo,
che ora mi trovo
nel tuo tempo divino,
che devo riposare in Te,
Dio del mio dolce riposo,
e che opererai in me
per gli altri, i quali attendono
il meglio, che nel mio tempo
mi hai donato.
Ed io riceverò con gratuità
la gioia semplice del dono
da chi incontrerò
e mi chiederà tutto di me.
Continuerò a donare
questo mio tutto
senza tenermi nulla
perché Tu vuoi così,
Padre mio.
Incoronata
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