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giovedì 18 maggio 2017

DISTRAZIONI - Come il volo di un gabbiano sul mare



È sull’onda che si arresta il gabbiano.
Un’onda qualsiasi,
purché non sia di terra.
Nel mare, quando fa sera,
c’è sempre un sapore strano
di oasi, di punto nel deserto d’acqua
dove c’è vita.

Se guardi fisso, o qua o là,
trovi di certo un retaggio dove ti quieti:
o vicino l’orizzonte, dove ti perdi,
o in mezzo al mare, dove t’affondi,
o in qualche oscuro posto, lontano,
dove diventi un’onda
in cerca  di un lido.
E sulla tua onda… un gabbiano.
 
Sono le ali bianche di tanti ricordi,
oppure illusioni, od anche pensieri stanchi,
o semplici distrazioni.
Lesto vagar nel cielo,
senza trovare l’accogliente sponda
a cui ormeggiare.

Se cerchi l’eterno orizzonte, ricorda:
lo cerchi invano.
Se affondi nel mare profondo,
ti perdi il colore del cielo.

Se invece tu vaghi come onda,
pensosa di spiaggia serena,
lontano, lontano,
con ali di vento,
s’accosta al tuo mare un gabbiano.


Riflessione
 Le nostre distrazioni appartengono ai sentimenti, a quella zona dove ogni uomo si trova a vivere nel mondo delle realtà, che sopravanzano schemi e ragionamenti puramente razionali.
Divaghiamo con la nostra sfera interiore, rincorrendo tutto quel mondo spirituale che, come una nuova creazione, elimina ogni difetto e incarna simboli pieni di vita, di emozioni pure e intense in cui noi, amabilmente, ci perdiamo.
E’ un retaggio di paradiso perduto e ritrovato.
Voliamo in un ambiente dove tutto ha il sapore di verità completamente diverse da quelle ci affaticano quotidianamente e che formano il tessuto in cui viviamo e ci muoviamo inesorabilmente.
Il gabbiano rappresenta l’icona del volo che si muove liberamente e che ci permette un librarci nell’aria, non come in un sogno, ma quale vita di quella libertà senza restrizioni di sorta.
Tutti sentiamo il bisogno di abitare senza leggi costrittive, ma per un’oscura forma di vivere senza barriere. Sono queste leggi che ci impediscono di muoverci senza impedimenti, perché noi amiamo la radice stessa della libertà che, in fondo, è un intrinseco anelito di infinito.

                                                                                        Lorenzo

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