IL TEMPO
DELLA VITA
Era arrivata
all’età veneranda di cento anni una simpatica vecchietta e ricordava ancora il
suo umile lavoro di gioventù: avvolgeva gomitoli dalle matasse di lana.
Un giorno disse a
se stessa:
« Vuoi sapere,
Violetta, quanto tempo ti resta da vivere? Misura i capi di lana secondo la
lunghezza del tuo braccio ».
Pensava, in tal
modo, di poter trovare una risposta. Iniziò a svolgere un gomitolo rosso, molto
logoro, ma si accorse solo alla fine della difficile impresa, perché la lana ammatassata
si era imbrogliata, formando tanti nodi. Ad ogni nodo le toccava tagliare un
pezzo, fuori misura. Così rimase solo con un pezzetto di lana, lungo quanto un
mignolo.
La vecchina ebbe
un sussulto. Tremò di paura pensando alla sua morte imminente. Poi di colpo
esclamò con gioia:
« Che sciocca,
come posso pretendere di misurare il tempo terreno con quello celeste? Voglio
entrare nel tempo di Dio che è eterno! ».
E, così, vive
felice nell’attesa di andare lassù, per sperimentare l’eternità del suo Dio.
Ti prego ...
Eterno Dio,
io non so quanto tempo Tu mi hai donato
per sostare in questo
mondo.
Quaggiù, misuro il tempo
dalle cose che passano:
la mia età, le stagioni,
gli anni, le ore,
tutti gli istanti vissuti
con gioia o con dolore.
Lassù esiste soltanto il tuo infinito.
Tu sei l’eterno presente
ed io mi sento assorbito
da quel futuro
che durerà per sempre,
perché il tuo tempo,
Signore dei Cieli, è senza fine.
Fammi vivere, ora,
questo mio tempo terreno
con lo sguardo fisso
alla tua dimora celeste,
laddove il tuo amore immenso
quando Tu, un dì vorrai,
mi accoglierà con gioia.
Allora resterò con Te,
eternamente.
Incoronata
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