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sabato 21 febbraio 2015

Vademecum - Pervinca



PERVINCA
         
«Siamo il simbolo
della simpatia»

 


Un bel mattino sono apparse nel mio giardino delle piantine di pervinca. Le ho osservate con una certa curiosità: mi chiedevo com’erano finite lì. Esse mi guardarono, allora, timidamente, quasi intimorite dalla mia inquietante presenza.

Mi sono avvicinata e ho chiesto loro:

« Che ci fate qui ? Da dove venite ? ».

Mi hanno subito risposto :

« Dal Madagascar e il giardiniere ci ha collocato in uno dei posti più luminosi della riserva, dove il sole, con i suoi raggi caldi, ci raggiunge, bagnandoci di luce . Così possiamo crescere serene, senza provare il dolore nostalgico del nostro paese lontano con i suoi bellissimi tramonti sul mare e il suo cielo trapuntato di stelle lucenti, le quali, nelle profonde notti, fanno compagnia alla luna, nelle sue passeggiate notturne. Il custode ha scelto per noi questo luogo, poco ombreggiato, perché non sopportiamo il freddo e il gelo. Desideriamo, però, abbondanti innaffiature.
Dimenticavamo di dirti, anche, che temiamo i forti acquazzoni a causa della nostra delicatezza; siamo piante di vetro. Preferiamo, poi, terreni ricchi di terra di foglie, che danno forza alla nostra fioritura. Siamo il simbolo della simpatia proprio per la brillantezza dei colori floreali che vanno dal bianco al rosa intenso, rosso- violaceo e bicolori. Vedrai che, con il tempo, tu imparerai a conoscerci e ad apprezzarci » .

È giunta l’estate e il giardino si adorna di un’abbondante fioritura. Sbocciano qua e là, rapidamente, i simpatici fiori della pervinca.  Contemplo uno spettacolo stupendo che infonde gioia. Ho il cuore in festa grazie a questi semplici fiorellini attorniati da uno sciame di api operaie che esibiscono danze armoniose-ronzanti, mentre raccolgono il polline con i loro secchielli dorati. E i fiori, imperlati di rugiada, si lasciano cullare dal soffio leggero e lieto del vento e, uno di loro declama simpatici versi liberi, dedicandoli a me:


« Vieni, amica, gioisci con noi !

non c’è pena né pianto

in questo giorno di festa!

Il tuo cuore sia, ora,

come un’umile terra

adorna di fiori sbocciati

sotto un raggio di sole.

Guarda i teneri boccioli

che s’aprono felici,

sorridendo alla vita.

Rivesti i tuoi occhi

dei vivaci colori

che danno un tocco

gentile e ridente

al raggiante giardino.

Sui petali delicati,

gocce di fresca rugiada

riflettono il tuo viso

con l’azzurro del cielo.

Vieni, amica, resta con noi

in quest’angolo di luce !

Sosta in silenzio

E in te accogli

la nostra simpatia ».

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