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mercoledì 15 ottobre 2014

Vademecum - Viola del pensiero



VIOLA DEL PENSIERO
io sono il simbolo del pensiero “

 

“ Fermati, tu che passi sempre frettolosa accanto a noi, con quella certa indifferenza! Non ci saluti nemmeno, non ti degni di uno sguardo, di una parola. Non ti accorgi della nostra bellezza armoniosa, eppure dicono che siamo fiori graziosi e di vari colori “.
Presto l’orecchio con interesse e mi fermo di botto presso un aiuola da dove proviene quella voce. Resto stupita. Che incanto ! Come ho potuto non accorgermi di quelle meravigliose viole che se ne stanno pensierose, con la corolla orientata verso la luce ? Solo una di esse è rivolta verso di me, ed è la stessa che pocanzi, mi ha rimproverata giustamente.

“ Perdona – le dico – piccola viola, la mia scarsa attenzione, ma ora sono lieta di ammirarvi ed ascoltarti. Cosa mi vuoi comunicare ? “.
“ Io sono il simbolo del pensiero, difatti il mio stesso  nome lo manifesta. Intendo il pensiero che sa riportare nel cuore  la memoria di una storia di dolore o di gioia vissuta e da custodire, poi, dentro come un bene prezioso per non dimenticarlo mai, e non perderlo.
Mi hai inteso ? Mi spiego meglio: parlo del pensiero come passaggio dalla mente  al cuore che è il ricettacolo della memoria. Non trattenere in nessun modo, soltanto nella tua mente, la storia degli uomini, ma lasciala cadere nell’ intimità di te stessa perché è lì che puoi riviverla intensamente.
Potrai offrire quei granelli di bontà che trattieni in te, così come noi offriamo la varietà di colori dei nostri petali. Quanta bellezza in noi e quanta in te!
Diventa, per chi ti avvicina, la rimembranza di un cielo che custodisce il tuo essere, rendendolo scheggia di luce in questo mondo buio “.

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