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lunedì 20 ottobre 2014

Pensiero del giorno - 20 ottobre 2014


1 commenti:

Marcello ha detto...

Caro Lorenzo, hai ragione quando ci dici che riempire il cuore di pretese non va bene, quanto meno ci porta all’esaurimento nervoso.
Personalmente cerco di ridurre al minimo le “pretese”, magari a solo una, ben chiara e ben digerita, in modo da divenire quasi un istinto, così è più facile soddisfarla, la pretesa.

Sembra facile, ma non lo è in un mondo che diviene sempre più piccolo a livello strettamente locale ed a livello globale, perché le possibilità di interazione con gli altri crescono rapidamente, si annullano le distanze e quindi le culture altrui si diffondono dappertutto, con le loro diversità, buone e cattive.
E ponendoci sempre nuovi problemi anche pratici, vedi la globalizzazione, problemi che divengono rapidamente tentazioni di sopraffazione.

L’Uomo ha sempre cercato di definire e garantire i diritti base di tutti gli uomini, in quanto tali.
E considerando la varietà dei diritti “garantiti” qua e là, emerge quanto si pensi diversamente nelle varie parti del mondo, sia in buona che mala fede, e quanto queste differenze oggi si facciano sentire ovunque, sempre a causa delle migliorate comunicazioni.

Sia ben chiaro che il prossimo comincia dalla famiglia, dall’amico e via via allontanandosi.
Ed ora, per orientarsi, serve proprio una bussola ben solida, e l’unica pretesa diventa quella di seguire questa bussola.

Volendo cercare l’elemento chiave per tutte le culture, per tutti gli uomini, quello da seguire istintivamente, mi pare che esso sia il rispetto, che porta rapidamente all’amore per il prossimo e per chi ci ha creati, l’elemento base dell’etica valido in qualunque parte del mondo.

Ed il primo imperativo diviene comunicare a tutto il prossimo questa nostro convincimento.

Marcello

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