INFINITO
Scopro l’infinito
nel tuo sguardo…
La nostra vita
scandisce i suoi momenti: si alternano spazi di gioia e di dolore, di luce e di
buio.
Cosa può
spiegare chi vede ad un non vedente ?
Come può
tradurre una cosa concreta a chi ha perso la vista ? Tutto diventa solo pura
immaginazione.
Prova, per un
istante, a chiudere gli occhi: perdi subito i contorni della realtà che è
intorno a te e ti senti smarrito e solo. Diventi come estraneo a te stesso.
Forse così
cammini in questo mondo, con lo sguardo perso nel vuoto, portandoti dentro
quella oscurità che ti impedisce di essere libero. Hai bisogno di appoggi per
muovere i passi. Hai bisogno di toccare, di tendere l’orecchio verso la
sorgente di un rumore per capire dove ti trovi. È il buio che ti orienta nel
buio!... Sei cieco perché non riesci a guardare la luce del bene.
Ti invito a
leggere questo dialogo semplice tra due amici, uno cieco e l’altro no.
“ Cosa vedi, fratello, nella notte fonda? “, chiede il cieco.
“ Vedo le stelle del cielo e il chiaror della luna. Vedo un luccicar di fiammelle in ogni focolare. Vedo le stelle cadenti, che attraversano veloci l’infinito spazio “.
“ Senti un rumore ? Cos’è ? “.
“ È un volo d’uccello notturno che cerca il suo cibo “.
“ E questo rombo lontano… cos’è ?”.
“ E’ un aereo che sfreccia nel cielo”.
“ E questo soffio che mi passa accanto, cos’è ”.
“ E’ il vento che accarezza il tuo viso e ti mormora il suo canto ”.
“ Cosa vedi ancora, fratello, nella notte fonda ?”.
“ Vedo il color dei tuoi occhi spenti. Leggo la pace scritta sul tuo volto stanco. Contemplo l’amore riflesso nel tuo cuore. Scopro l’infinito, nel tuo sguardo spento. Questo, più d’ogni altra cosa, vedo, fratello mio, non più con le mie pupille di carne, ma con gli occhi veri del cuore “.
Sappi che, solo
chi ha dentro di sé la luce dell’amore, può scorgere nell’altro l’infinito.
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