È tempo sereno.
Nel cielo azzurro mancano i percorsi delle nuvole
e il sole può splendere tranquillo, come unico dominatore, seguendo il
suo cammino che, ora, volge verso il mezzogiorno.
Quanti voli di gabbiani fendono l’aria! Sono voli bassi, però, più vicini alla
terra, con l’intento di cercare qualcosa da mangiare.
Un gabbiano si
stacca dalla mischia e inizia a volare alto. Il suo volo è solitario. Si spinge
lassù, verso il sole e le sue piume si accendono
di luce. Ama gli spazi liberi dell’aria per contemplare cosa accade in
basso. Più vola alto e più gli sembra tanto piccolo il mondo. Vede i campi di
rifiuti e la ricerca affannosa di tanti e tanti gabbiani che si tuffano dentro tra tafferugli e battibecchi, per
sottrarsi l’un l’altro qualche scarto di cibo. Pensa alla sua vita
trascorsa così e si rattrista di essere vissuto in quel pattume.
Dice con
convinzione:
«Il vero gabbiano è chiamato a qualcosa di più
nobile e di più grande. Deve
sfidare le altezze, come pure le acque dei mari ».
Con forza si
spinge più in alto, facendo voli acrobatici poi, d’improvviso, scende in
picchiata, si tuffa nelle acque marine e pesca un pesce. Il tempo di gustarlo e
riparte, immergendosi nell’ampiezza del cielo con un volo stupendo.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6abZ2Ic3pO63OxmiA7MRLjus9t1wjf1egKry-X-Eeo9q6pX8DgczcyfY_rfECDBxcn_jAgo0oSH8iXa16cGA32JpZHLVRmSC6L6buJDOu2jKYQQayvSGQyv9wQZN2N56YpR_PhPGN/s320/gabbiano2.jpg)
Ti prego …
Mi perdo quaggiù, Signore,
assaporando le gioie effimere
di un mondo carico di illusioni.
E io non ti vedo lassù,
sei troppo distante da me.
Guardo l’abisso del cielo
e l’abisso profondo
del mio cuore smarrito.
Temo l’uno e l’altro:
essi sono soltanto abissi.
Eppure Tu mi chiami
a salire in alto
e a scendere in basso:
in alto, verso Te,
in basso, verso me.
Di certo posso incontrarti
solo così, negli abissi,
ben ricordando quanto dice
la tua parola:
“ Un abisso chiama l’abisso ”.
Donami, mio Dio,
il coraggio di volare
sfidando le mie paure,
vincendo la monotonia
dei miei tempi sbagliati.
Voglio proiettarmi verso
la tua eternità
di luce,
Abisso insondabile
di
Verità eterna.
Incoronata
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