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mercoledì 18 luglio 2018

Tocchi di gioia


C’è una bellissima fontana in un giardino, con una vasca molto grande che accoglie pesci variegati, piccoli e briosi. Alberi maestosi e fiori profumati, sparsi nelle aiuole, la esaltano.
E c’è anche una barchetta di carta, che galleggia tranquilla sull’acqua. Chissà chi l’ha costruita e l’ha poi affidata alla fonte, perché la custodisse e se ne prendesse cura, seguendola nella sua navigazione. Il piccolo naviglio è felice. Gira in tondo in quel bacino che è il suo mare e i pesciolini lo seguono animosamente ma … c’è sempre un “ma”  in ogni storia a lieto fine o triste. Dipende dal lettore.


Un getto della fontana investe, a causa di un soffio di vento, la piccola imbarcazione e la colma d’acqua, facendola girare vorticosamente su se stessa. La carta s’inzuppa e la barchetta cola a picco, lasciando in superficie dei cerchi che, man mano, si allargano raggiungendo i bordi della vasca. Sembra un quadretto affliggente, ma ecco che salgono su, tante bollicine frizzanti, che creano un’aria di festa e danno un tocco di gioia alla fontana. I pesci s’affrettano a catturare quelle magiche gocce come segnali d’amore che la barchetta invia dal suo fondo azzurro, dove ora riposa.




                                    Ti prego    

Com’è fragile la mia vita,
mio potente Dio!
È simile ad una  barca di carta
che s‘impregna d’acqua
e affonda senz’alcuna difesa.             
Ma Tu mi accogli
nel fondo del tuo abisso,
misericordioso Signore
e il tuo amore infinito
mi trasforma, come d’incanto,
in tocchi di tenerezza
per la gioia dei semplici.
Nessuna cosa ha una fine,
ma solo un fine misterioso
che tocca le corde intime
del mio cuore povero,
esprimendo una melodia
come richiamo di Cielo.
Fammi restare con Te
e riposare nella tua pace
là dove Tu hai raccolto
la mia debolezza.
Ch’io possa vivere in me
il tuo abbandono di Padre 
che mi ama teneramente.  


                                                   Incoronata

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