Il fiume
attraversa la valle,
saltellando sui
ciottoli levigati,
sotto lo sguardo
compiaciuto
del sole che
splende lassù.
Osserva il suo
declinare lento,
il mutar dei
colori del cielo,
confusi tra nuvole
vaganti.
Vive anche il
momento mesto
del suo tramontar
sul mare,
in cui sparirà
pian piano,
accompagnato dal
mormorio
armonioso di onde
nostalgiche.
Il fiume segue il
suo corso
senza arrestarsi mai,
di giorno e di
notte
quando, nel suo
specchio d’acqua,
si mirerà la bianca
luna
e le stelle
rifletteranno
la loro luce
scintillante.
Allora, nella pace
notturna,
il gracidar d’una
rana
spezzerà il
silenzio sereno
e darà un tono
diverso
al fluir
dell’acque in corsa.
Il fiume verso il
mare va
dove, felice,
terminerà
il tuo trasognato
viaggio.
Il canto della
rana
È
notte fonda.
La
luna e le stelle inviano i loro riflessi di luce ad un fiume che scorre
tranquillo, nel silenzio notturno. Sono come semplici messaggi che vengono
recepiti anche da una rana nascosta in un canneto che cresce rigoglioso, con
bellissime canne le quali trascorrono il tempo a catturare i soffi del vento per creare, nel
loro intimo, dolcissime melodie da regalare alla natura. Amano anche ascoltare
canti diversi dai loro.
Allora
chiedono alla piccola rana:
«
Su, canta per noi! ».
E la
rana si mette a cantare. Le sue note vibrano nell’aria silenziosa e salgono in
alto, confondendosi con quelle di un gufo impegnato nella caccia notturna.
L’uccello rapace si ferma di botto, ascolta, poi lancia il suo grido
intimidatorio:
« Chi osa interferire, con un tono così sgraziato, nella
mia notte? ».
La
rana, mortificata, tace. Tace pure il canneto. Non tace però il mormorio del
fiume che defluisce senza arrestarsi mai. Ma nella notte si sente solo e il
silenzio notturno sul suo cuore.
Chiede
allora alla piccola rana:
« Ti
prego, canta per me! ».
E la
rana riprende il suo gracidare, accompagnato dai suoni soffiati del vento nelle
canne.
E il
gufo?
Il
gufo si dilegua nell’oscurità, dimenticando perfino il suono dei suoi versi.
Ora tace il suo canto.
Mio Gesù, quante
volte,
i versi dei miei peccati
interferiscono con i suoni
melodiosi del tuo amore!
Eppure Tu mi chiedi
di cantare per Te,
con semplici parole,
che mettono in risalto
le mie debolezze.
Intanto, il mio cuore
Tu riempi di luce
che, nella mia anima,
si trasforma in note
che compongono insieme
la melodia del Cielo.
Incoronata
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