Ed era notte.
Ora le luci si
accendono negli angoli bui. Le stelle si sono spente nel firmamento e la luna
si è dileguata in sordina. I grilli canterini hanno terminato, ormai, il loro
concerto.
Iniziano così ad
apparire i tenui colori dell’aurora e, poi, dell’alba che appare presentando il
sole alla natura che si prepara per un’altra festa: è sorto il giorno con
armonia e canti diversi. Ecco voli d’uccelli con i loro cinguetti, ronzii di
api laboriose, voci e versi di tanti animali, piccoli e grandi. Ascolto in
silenzio. Nell’aria echeggia, però, una nota fuori posto: è quella di un grillo
nascosto sotto una foglia, che lo ripara da sguardi indiscreti e curiosi. Un
soffio di vento lo stana e il bruno animale, scoperto, cerca parole di scusa.
Dice timidamente:
« Scusate, mi sono
perso. Ma perché tutta questa luce? Dov’è la notte? Perché sono qui solo, dove
sono gli altri? Chi mi aiuta a ritrovare la strada? ».
Indifferenza
totale, per di più viene cacciato via dal vento che lo spinge lontano.
Eppure io avevo trovato qualcosa di
bello nel suo cri – cri, che donava un senso di gioia al mio cuore smarrito.
Cerco, ora, quel piccolo insetto e lo vedo appostato in cima ad un albero:
tenta di scorgere la sua notte. Invano. Allora lo invita il sole dall’alto
della sua dimora:
« Piccolo grillo,
ritrova in me la tua notte. Nella mia luce, continua il tuo canto ».
E il grillo
riprende a cantare felice.
Rifletto dentro di
me: come posso vivere il buio nella luce e la luce nel buio? Eppure nel mio
buio Tu, mio Dio, stai tessendo di luce il mio Cielo. In Te scopro l’ambiente
in cui mi hai collocato per esprimere, di giorno o di notte, la mia vita ed
offrirla agli altri.
Ti prego …
Con
passo lento e discreto,
Dio
di luce infinita, entro
nella
tua notte oscura,
che
avvolge di chiarore
il
mio cuore estasiato,
rapito
dal tuo silenzio.
Percorro
i sentieri del buio,
percorro
quelli della luce:
la
notte o il giorno,
là
dove Tu mi poni.
Così
vivo i miei momenti,
gli
istanti di vita
fuori
o dentro di me,
smarrito
o confuso
ma
saldo nel tuo amore.
Ha
un senso la tua notte?
Dove
ti nascondi, Signore?
Tu
ti riveli nel segreto
e anche
se non ti vedo
ascolto
le tue parole
che
mi parlano nell’oscurità:
mi
parlano di luce,
mi
parlano d’una veste
tessuta
di Cielo, coi fili
del
dolore e della gioia.
E’
una vita luminosa
che
mi attende lassù
nella
tua eternità.
Indosserò
la mia veste
e
vedrò la mia anima
riunirsi
alla polvere di luce
del
mio corpo risorto.
Incoronata
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