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martedì 13 giugno 2017

Tessitura di luce



Ed era notte.
Ora le luci si accendono negli angoli bui. Le stelle si sono spente nel firmamento e la luna si è dileguata in sordina. I grilli canterini hanno terminato, ormai, il loro concerto.
Iniziano così ad apparire i tenui colori dell’aurora e, poi, dell’alba che appare presentando il sole alla natura che si prepara per un’altra festa: è sorto il giorno con armonia e canti diversi. Ecco voli d’uccelli con i loro cinguetti, ronzii di api laboriose, voci e versi di tanti animali, piccoli e grandi. Ascolto in silenzio. Nell’aria echeggia, però, una nota fuori posto: è quella di un grillo nascosto sotto una foglia, che lo ripara da sguardi indiscreti e curiosi. Un soffio di vento lo stana e il bruno animale, scoperto, cerca parole di scusa.
Dice timidamente:
« Scusate, mi sono perso. Ma perché tutta questa luce? Dov’è la notte? Perché sono qui solo, dove sono gli altri? Chi mi aiuta a ritrovare la strada? ».
Indifferenza totale, per di più viene cacciato via dal vento che lo spinge lontano. Eppure  io avevo trovato qualcosa di bello nel suo cri – cri, che donava un senso di gioia al mio cuore smarrito. Cerco, ora, quel piccolo insetto e lo vedo appostato in cima ad un albero: tenta di scorgere la sua notte. Invano. Allora lo invita il sole dall’alto della sua dimora:
« Piccolo grillo, ritrova in me la tua notte. Nella mia luce, continua il tuo canto ».
E il grillo riprende a cantare felice.
Rifletto dentro di me: come posso vivere il buio nella luce e la luce nel buio? Eppure nel mio buio Tu, mio Dio, stai tessendo di luce il mio Cielo. In Te scopro l’ambiente in cui mi hai collocato per esprimere, di giorno o di notte, la mia vita ed offrirla agli altri. 



















Ti prego …


Con passo lento e discreto,
Dio di luce infinita, entro
nella tua notte oscura,
che avvolge di chiarore
il mio cuore estasiato,
rapito dal tuo silenzio.
Percorro i sentieri del buio,
percorro quelli della luce:
la notte o il giorno,
là dove Tu mi poni.
Così vivo i miei momenti,
gli istanti di vita
fuori o dentro di me,
smarrito o confuso
ma saldo nel tuo amore.
Ha un senso la tua notte?
Dove ti nascondi, Signore?
Tu ti riveli nel segreto
e anche se non ti vedo
ascolto le tue parole
che mi parlano nell’oscurità:
mi parlano di luce,
mi parlano d’una veste
tessuta di Cielo, coi fili
del dolore e della gioia.
E’ una vita luminosa
che mi attende lassù
nella tua eternità.
Indosserò la mia veste
e vedrò la mia anima
riunirsi alla polvere di luce
del mio corpo risorto.
                                                                       Incoronata

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