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giovedì 8 giugno 2017

Nel sogno di Dio




Notte.
Quante stelle, sparse nel cielo,
inviano sulla terra buia 
piccoli messaggi di luce!
Dio vuol visitare
la terra degli uomini.
Una Luce discenderà
dal Cielo lontano
e dimorerà, quaggiù.
Verrà come uomo
tra noi mortali.
Giuseppe entra così
nel volere divino
e l’Eterno nel suo sogno.
Una prova di fede la sua:
la mente si oscura
assalita dal dubbio,
affranto è il cuore
per delusione e sconforto.
Ma un angelo  viene
a svelargli il mistero:
« Non temere, Giuseppe,
di prendere Maria con te,
come tua sposa.
Il Figlio che da Lei nascerà,
è Figlio dell’Altissimo.
Tu gli porrai nome Gesù ».
L’uomo del silenzio tace
e diventa lui stesso
“ mistero nel mistero ”.

     Un sogno di luce

C’è un raggruppamento di tante e tante stelline nel cielo vestito di nero. Brillano in modo insolito. Si vedono più luminose e avvertono che qualcosa stia per accadere. Inizia tra loro un lungo chiacchiericcio. La luna tace per non stimolare la loro curiosità e rovinare la sorpresa. Dice che è importante vivere un’attesa silenziosa.
Dio passerà e lascerà, terra abitata dagli uomini, le sue orme e,  nel cuore di ognuno, le impronte del suo amore. I piccoli astri non capiscono. Il mistero è sempre un qualcosa di incomprensibile.        Ma ecco che scorgono da lassù una luce che entra nella casa di un povero falegname, un uomo giusto, chiamato Giuseppe. E’ immerso nel sonno, Un angelo gli parla rivelandogli un segreto
E’ notte fonda ed egli vede, con gli occhi del cuore, un bimbo che vagisce, adagiato sulla paglia in una greppia. Non comprende. Questo bimbo si rivela come Figlio di Dio.
Continuano a brillare le stelle lassù e la luna proietta il suo chiarore in quel luogo divino.
         Dio è nato nella notte dei tempi a seguito del sogno di luce di Giuseppe e continua a nascere nelle nostre notti.
Così il nostro buio si illumina di splendore.

Proprio quella notte
nel tuo sogno di luce,
Dio ha bussato
alla porta silente
del tuo cuore.
Hai accettato, Giuseppe,
come prova di fede
la proposta divina
senza proferir parola.
La Parola era in te,
era Dio stesso
che ti comunicava
il suo Verbo fatto uomo.
E Gesù venne
in mezzo a noi,
attraversando il tuo
come porta per varcare
la soglia della nostra terra,
umida di pianto. 
                                       Incoronata

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