Notte.
Quante stelle, sparse
nel cielo,
inviano sulla
terra buia
piccoli messaggi
di luce!
Dio vuol visitare
la terra degli
uomini.
Una Luce
discenderà
dal Cielo lontano
e dimorerà,
quaggiù.
Verrà come uomo
tra noi mortali.
Giuseppe entra
così
nel volere divino
e l’Eterno nel suo
sogno.
Una prova di fede
la sua:
la mente si oscura
assalita dal
dubbio,
affranto è il
cuore
per delusione e
sconforto.
Ma un angelo viene
a svelargli il
mistero:
« Non temere,
Giuseppe,
di prendere Maria
con te,
come tua sposa.
Il Figlio che da
Lei nascerà,
è Figlio
dell’Altissimo.
Tu gli porrai nome
Gesù ».
L’uomo del
silenzio tace
e diventa lui
stesso
“ mistero nel
mistero ”.
Un sogno di luce
C’è
un raggruppamento di tante e tante stelline nel cielo vestito di nero. Brillano
in modo insolito. Si vedono più luminose e avvertono che qualcosa stia per
accadere. Inizia tra loro un lungo chiacchiericcio. La luna tace per non
stimolare la loro curiosità e rovinare la sorpresa. Dice che è importante
vivere un’attesa silenziosa.
Dio
passerà e lascerà, terra abitata dagli uomini, le sue orme e, nel cuore di ognuno, le impronte del suo
amore. I piccoli astri non capiscono. Il mistero è sempre un qualcosa di
incomprensibile. Ma ecco che
scorgono da lassù una luce che entra nella casa di un povero falegname, un uomo
giusto, chiamato Giuseppe. E’ immerso nel sonno, Un angelo gli parla rivelandogli
un segreto
E’
notte fonda ed egli vede, con gli occhi del cuore, un bimbo che vagisce,
adagiato sulla paglia in una greppia. Non comprende. Questo bimbo si rivela
come Figlio di Dio.
Continuano
a brillare le stelle lassù e la luna proietta il suo chiarore in quel luogo
divino.
Dio è nato nella notte dei tempi a
seguito del sogno di luce di Giuseppe e continua a nascere nelle nostre notti.
Così
il nostro buio si illumina di splendore.
Proprio quella notte
nel tuo sogno di luce,
Dio ha bussato
alla porta silente
del tuo cuore.
Hai accettato, Giuseppe,
come prova di fede
la proposta divina
senza proferir parola.
La Parola era in te,
era Dio stesso
che ti comunicava
il suo Verbo fatto uomo.
E Gesù venne
in mezzo a noi,
attraversando il tuo sì
come porta per varcare
la soglia della nostra terra,
umida di pianto.
Incoronata
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