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mercoledì 16 marzo 2016

La volta stellata


La volta stellata
Da bambino mi affascinava guardare il cielo di notte perché vedevo quelle inafferrabili stelle che popolavano la volta celeste. Nella mia mente infantile il firmamento era un’immensa copertura con tanti buchi, che mascherava una grandissima luce , al di là del cielo.
Mi ero data una spiegazione che mi affascinava perché quel faro immenso che era la causa di tante stelle, per me era un dato incontrovertibile. Crescendo, capii che le mie ragioni infantili erano insufficienti e fantasiose, ma mi restò, nonostante tutto come una ragione suprema che spiegava un dato per me molto importante. Era la spiegazione della verità, come  il riflesso di una enorme fonte luminosa che attraversa ogni realtà, rendendola affascinante.
In ogni cosa vedevo la ragione del bello, del vero e dell’armonia grazie a quell’unica luce che brillava alle spalle di tutte le fatture create. Non vi era errore possibile se non come una parte della stessa luce che, diminuendo, chiamavo ombra, oppure oscurità o incapacità di affrontare la luminosità. Questo mi appariva così lampante quando, nelle calde serate d’estate, chiuso nella mia stanzetta, vedevo a poco a poco affievolirsi la luce e, senza accorgermene, restavo immerso in una densa penombra che rasentava il buio. Dovunque scorgevo luci ed ombre, ammirando il gran cielo stellato e desideravo una irrefrenabile voglia di riempire la mie pupille di quella luminosità che rischiarava ogni cosa in questo mondo, Essa non si vede a prima vista, perché sta dietro ogni realtà. In tal modo la verità mi diventava come una trafittura di luce ed io ero estasiato da tanta bellezza ed ordine.
Questo l’ho conservato anche crescendo, ed ora le cose mi appaiono come tanti buchi che lasciano filtrare la luce. Ovunque contemplo questa meraviglia e voglio farla arrivare a tutti. Attendo il momento in cui ammirerò la grande luce. Intanto vivo nell’attesa di vedere ogni creatura come un forellino, attraverso il quale filtra un bagliore di verità.
                                                             Lorenzo

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