NASCONDIMENTO
L’uomo sapiente
aspira al
nascondimento
Il
sogno dell’uomo è quello di essere diverso dagli altri. Si mira ad occupare
posti che sono più in alto. Predomina l’ambizione, il desiderio di grandezza,
l’arrivismo, come poter occupare gli alti seggi per diventare «un nome».
L’uomo
sapiente aspira al nascondimento che è una virtù pregiata, forse amata da
pochi. Essa diventa un tesoro che va riscoperto a poco a poco da chi, volendo
seguire la via della saggezza, si pone alla sua ricerca, per imparare l’eloquio
più bello tradotto dall’umile silenzio del cuore.
Il
seguente racconto, seguito in parte dalla fantasia, ci insegna …
Era
un bel giorno caldo di agosto. Una sera, dopo il tramonto del sole, ho voluto
fare dei passi, attraversando una stradina di campagna. Le stelle già
iniziavano a brillare nel cielo che, pian piano, si tingeva di nero. Come
d’incanto, nei campi si accendevano tanti piccolissimi punti di luce. Era come
un ritrovarsi tra due cieli. Provavo nel cuore una grande pace ed una gioia
incontenibile. Era tutto bello! Quei puntolini
luminosi destavano la mia meraviglia e curiosità.
Le
lucciole erano nascoste tra l’erba ed io non vedevo se non il loro semplice e
discreto bagliore. La saggia lezione che mi veniva da quelle minuscole
bestioline era il loro discreto nascondimento. Desideravo conoscerle e sapere
di più della loro vita. Ho provato a
chiamarle ma, solo una, uscendo dal suo nascondiglio, mi si è presentata
umilmente.
Mi ha narrato la triste e commovente storia di
una giovane lucciola che ambiva il posto delle stelle e la potenza della loro
luce. Questa sua ambizione cresceva sempre di più e una sera essa era più
inquieta e indignata del solito. Sospirava continuamente, volgendo gli occhi al
cielo stellato e si sentiva ingannata e fuori posto. Perchè mai era precipitata
sulla terra, mentre occupava prima, certamente, un alto livello nel firmamento
? Chissà com’era potente la sua luce e quanto era ammirata da chi, su di lei,
orientava la sua strada nella notte !
Decise
allora di ritornare lassù e prese il volo. Ma, mentre saliva, provando a
spingersi sempre più in alto, si sentì mancare. Aveva il fiato corto e il cuore
le pulsava fortemente. Un nodo le serrava la gola e provò dolore, tanto dolore.
Si sentì perdere le forze. Provava la sensazione
di essersi persa, smarrita, in quella silenziosa oscurità che l’avvolgeva.
L’affiggeva tanto la paura di trovarsi in quella sconfinata distesa celeste.
Allora chiuse gli occhi e si lasciò cadere.
Quando
riprese i sensi, trovò posto non lassù ma nelle mani di un bambino che la
scambiò per una stella. « Venite a vedere, guardate, una stella ! ». La
lucciola provò allora una gioia infinita: si sentì felice nelle mani di quel
bimbo, in quel tenero piccolo cielo che rifulgeva di luce. E il suo cuore si
acquietò in una pace senza fine.
Aveva
ritrovato il suo posto, circondata dai tantissimi punti di luce, disseminati
sulla terra. Capì che anche quaggiù esistevano le stelle ed essa era una di
quelle. Sorrise e poi si spense.
Non
desiderare mai di essere diverso da quello che sei. Accontentati del posto dove
sei stato collocato. Non tutti sono stati creati per le altezze, come le
stelle, puoi però aspirare ad essere un stellina diversa e nascosta ed occupare
un’umile posizione nel vasto campo del mondo.
Inco
1 commenti:
Caro Lorenzo, sono abbastanza d’accordo sul nascondimento, ma non del tutto, come sempre sono per una via di mezzo da aggiustare secondo carattere, aspirazioni eccetera.
Noto che tra i grandi furfanti del tempo attuale i più perfidi spesso si sono nascosti, e non solo per non farsi arrestare, ma soprattutto per poter essere più efficaci nelle loro furfanterie, covate più facilmente sotto la cenere.
E che alcuni santi invece si sono fatti notare e con che vigore e successo, vedi il nostro patrono S. Francesco.
Dipende da cosa ciascuno vuole fare.
Notando che anche S. Paolo ha detto di mirare ai carismi più alti, e notando che il cattivo stato del nostro paese richiede delle buone scosse per dare qualche speranza di miglioramento, mi auguro che venga fuori qualcuno che abbia un grande carisma (che dà credibilità se ottenuto correttamente), e che ci guidi, una volta per tutte, lungo un percorso che migliori la nostra etica, il nostro rapporto con il prossimo, che è proprio quanto occorre per cominciare a sperare un po’ di più, a dare nuova fiducia.
Mi pare che il qualcuno sia venuto fuori da poco, ma sembra che pochi gli diano retta, anche dei suoi.
E poiché l’esempio, la testimonianza, sono gli elementi fondamentali per un cambiamento del modo di pensare, di sentire la vita, mi auguro caldamente che chi è preposto a questo si scrolli di dosso il passato e ricompaia con un rinnovato carisma, e che punti proprio in alto.
Alla fine del tuo scritto dici:
Non desiderare mai di essere diverso da quello che sei. Accontentati del posto dove sei stato collocato
Spero mi sia concesso qualche tentativo per cambiare in meglio.
Lo status quo non mi ha mai convinto, soprattutto in un mondo che cambia velocemente come quello di oggi.
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