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sabato 1 novembre 2014

Nascondimento





NASCONDIMENTO


L’uomo sapiente
aspira al nascondimento

Il sogno dell’uomo è quello di essere diverso dagli altri. Si mira ad occupare posti che sono più in alto. Predomina l’ambizione, il desiderio di grandezza, l’arrivismo, come poter occupare gli alti seggi per diventare «un nome».

L’uomo sapiente aspira al nascondimento che è una virtù pregiata, forse amata da pochi. Essa diventa un tesoro che va riscoperto a poco a poco da chi, volendo seguire la via della saggezza, si pone alla sua ricerca, per imparare l’eloquio più bello tradotto dall’umile silenzio del cuore.

Il seguente racconto, seguito in parte dalla fantasia, ci insegna …



Era un bel giorno caldo di agosto. Una sera, dopo il tramonto del sole, ho voluto fare dei passi, attraversando una stradina di campagna. Le stelle già iniziavano a brillare nel cielo che, pian piano, si tingeva di nero. Come d’incanto, nei campi si accendevano tanti piccolissimi punti di luce. Era come un ritrovarsi tra due cieli. Provavo nel cuore una grande pace ed una gioia incontenibile. Era tutto bello!  Quei puntolini luminosi destavano la mia meraviglia e curiosità.

Le lucciole erano nascoste tra l’erba ed io non vedevo se non il loro semplice e discreto bagliore. La saggia lezione che mi veniva da quelle minuscole bestioline era il loro discreto nascondimento. Desideravo conoscerle e sapere di più  della loro vita. Ho provato a chiamarle ma, solo una, uscendo dal suo nascondiglio, mi si è presentata umilmente.

 Mi ha narrato la triste e commovente storia di una giovane lucciola che ambiva il posto delle stelle e la potenza della loro luce. Questa sua ambizione cresceva sempre di più e una sera essa era più inquieta e indignata del solito. Sospirava continuamente, volgendo gli occhi al cielo stellato e si sentiva ingannata e fuori posto. Perchè mai era precipitata sulla terra, mentre occupava prima, certamente, un alto livello nel firmamento ? Chissà com’era potente la sua luce e quanto era ammirata da chi, su di lei, orientava la sua strada nella notte !

Decise allora di ritornare lassù e prese il volo. Ma, mentre saliva, provando a spingersi sempre più in alto, si sentì mancare. Aveva il fiato corto e il cuore le pulsava fortemente. Un nodo le serrava la gola e provò dolore, tanto dolore. Si sentì  perdere le forze. Provava la sensazione di essersi persa, smarrita, in quella silenziosa oscurità che l’avvolgeva. L’affiggeva tanto la paura di trovarsi in quella sconfinata distesa celeste. Allora chiuse gli occhi e si lasciò cadere.

Quando riprese i sensi, trovò posto non lassù ma nelle mani di un bambino che la scambiò per una stella. « Venite a vedere, guardate, una stella ! ». La lucciola provò allora una gioia infinita: si sentì felice nelle mani di quel bimbo, in quel tenero piccolo cielo che rifulgeva di luce. E il suo cuore si acquietò in una pace senza fine.

Aveva ritrovato il suo posto, circondata dai tantissimi punti di luce, disseminati sulla terra. Capì che anche quaggiù esistevano le stelle ed essa era una di quelle. Sorrise e poi si spense.



Non desiderare mai di essere diverso da quello che sei. Accontentati del posto dove sei stato collocato. Non tutti sono stati creati per le altezze, come le stelle, puoi però aspirare ad essere un stellina diversa e nascosta ed occupare un’umile posizione nel vasto campo del mondo.

 


                                                     Inco

1 commenti:

marcello ha detto...

Caro Lorenzo, sono abbastanza d’accordo sul nascondimento, ma non del tutto, come sempre sono per una via di mezzo da aggiustare secondo carattere, aspirazioni eccetera.

Noto che tra i grandi furfanti del tempo attuale i più perfidi spesso si sono nascosti, e non solo per non farsi arrestare, ma soprattutto per poter essere più efficaci nelle loro furfanterie, covate più facilmente sotto la cenere.

E che alcuni santi invece si sono fatti notare e con che vigore e successo, vedi il nostro patrono S. Francesco.

Dipende da cosa ciascuno vuole fare.

Notando che anche S. Paolo ha detto di mirare ai carismi più alti, e notando che il cattivo stato del nostro paese richiede delle buone scosse per dare qualche speranza di miglioramento, mi auguro che venga fuori qualcuno che abbia un grande carisma (che dà credibilità se ottenuto correttamente), e che ci guidi, una volta per tutte, lungo un percorso che migliori la nostra etica, il nostro rapporto con il prossimo, che è proprio quanto occorre per cominciare a sperare un po’ di più, a dare nuova fiducia.
Mi pare che il qualcuno sia venuto fuori da poco, ma sembra che pochi gli diano retta, anche dei suoi.

E poiché l’esempio, la testimonianza, sono gli elementi fondamentali per un cambiamento del modo di pensare, di sentire la vita, mi auguro caldamente che chi è preposto a questo si scrolli di dosso il passato e ricompaia con un rinnovato carisma, e che punti proprio in alto.

Alla fine del tuo scritto dici:

Non desiderare mai di essere diverso da quello che sei. Accontentati del posto dove sei stato collocato

Spero mi sia concesso qualche tentativo per cambiare in meglio.
Lo status quo non mi ha mai convinto, soprattutto in un mondo che cambia velocemente come quello di oggi.

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