Pages

domenica 13 maggio 2018

L'avventura di un seme


È tempo ormai di semina.
I solchi tracciati nei campi
attendono d’accogliere, ansiosi,
i semi nella bruna terra.
S’affretta a sorgere l’alba,
mostrando un sole raggiante
alla natura appena destata
dalla sua lunghissima notte.
L’astro luminoso appare
prolungando i suoi raggi caldi
in ogni angolo buio, ancora.
… Ed esce il seminatore
a seminare il suo grano.
I semi gettati nell’aria
cadono in posti diversi.
Un infortunato seme
tamburella su un sasso
esposto alla luce solare.
È lì che ha trovato dimora:
mette radici e germoglia,
pur destinato a morire.
Ma, in modo inaspettato,
un pietoso soffio di vento
trasporta nell’umida terra
il tenero fragile germoglio,
che trova la gioia inattesa
d’una Nuova Vita
sotto l’immenso cielo.


Il seme caduto sul sasso
  
Durante la semina, un chicco di grano cadde su una grossa pietra ricoperta di pochissima terra. Subito germogliò. Nacque così una tenera ed esile pianticella che avvertì, già prossima, la sua fine.
Dio ne ebbe pietà. Vedeva come tentava di implorare il sole perché richiamasse i suoi caldi raggi che incominciavano a bruciar-la. Ma il sole si mostrò inflessibile.
Allora una nuvola nera, passando nel cielo, la coprì fino al tra-monto. Durante la  notte scese la rugiada dall’alto e bagnò la pietra. La piantina si sentì tutta irrorata dalle fresche goccioline rugiado-se.  All’alba si alzò il vento e iniziò a soffiare, sollevando granelli di terra e depositandoli sulla pietra, fino a ricoprirla. Il germoglio prese vita e le sue radici cercarono nutrimento in quell’umido mucchietto di terra benefica. Così crebbe, sollevandosi in alto. Dio, dal suo Cielo, la guardava con benevolenza: il suo amore immenso l’aveva salvata dalla morte certa, bruciata dal sole.
Non temere, amico mio, in ogni inizio della tua vita, il Padre dei Cieli, non ti abbandona mai. Non abbandonarlo tu!


Un giorno, nel mio cuore,
hai seminato, Signore,
una tua parola di vita.
L’ho accolta senza capirla
o non volendola capire.
Il mio cuore era di pietra
e su questa pietra cadde
il piccolo seme smarrito.
Eppure subito mise radici
e germogliò, felice.
In Te mi hai rapito
e nel tuo cuore, Gesù,
mi hai nascosto e salvato.
Comprendo, ora, il senso
di quella tua parola
che m’avvicina al Cielo.
                                      Incoronata

0 commenti:

Posta un commento