Vengono e vanno le
onde del mare,
trattenendo i
primi riflessi
d’un sole che
sorge, lassù,
nel cielo dipinto
d’azzurro.
Amano giocar con
la luce,
che si muta in
scintille
luccicanti
nell’acqua.
Una brezza dolce e
leggera
accompagna al lido
marino,
laddove la sabbia
è lambita
dalle onde
schiumose,
i passi stanchi e
lenti
d’una vetusta
tartaruga.
Porta nel cuore il
sogno segreto
d’un viaggio senza
ritorno
al suo montarozzo
di terra.
Giunge a fatica
sulla riva dorata.
Un’onda pietosa l’accoglie
nell’immensa
distesa blu.
Un tuffo, un
respiro profondo,
poi si capovolge
lentamente e
alza gli occhi al
cielo vicino:
un incontro con il
suo sole,
ecco la meta è
raggiunta.
Inizia, ora, il
suo misterioso
viaggio di luce in
cui si perde
nell’infinito
spazio celeste.
La memoria del tempo
Un
mattino, allo spuntar dell’alba, si schiuse un uovo, nascosto in un montarozzo
di sabbia. Comparve una piccola tartaruga. Aprì gli occhi ed ammirò il sole che
sorgeva sereno. Fu colpita dalla sua luce che restò fissa nella sua memoria,
accompagnandola nel tempo che iniziava a scorrere, fin dai primi albori della
sua esistenza. Quanti attraversamenti di buio nel suo percorso insidiato dalla
nascita! Quanti gamberi nascosti nella sabbia la costringevano a correre,
impaurita, mentre si dirigeva verso il mare! Riuscì a superare ogni difficoltà perché aveva sempre, come punto di
riferimento, quella luce che si
portava dentro. Anelava incontrarla nuovamente alla fine
dei suoi giorni.
Si
svegliò un mattino ed era molto affaticata. Si accorse del tempo passato così
in fretta. Quanto tempo aveva trascorso dalla sua alba nascente! Ora desiderava
tanto intraprendere un viaggio di luce.
Lasciò la sua terra e si diresse vero
il mare, come faceva ogni giorno. Entrò nell’acqua e le onde la trasportarono
al largo. Si capovolse, galleggiando sulle onde, e guardò verso il cielo dove
vide il sole cha la bagnava di luce. Stava proprio per iniziare il suo viaggio
di ritorno a quella luce benefica che la
rendeva felice.
Un giorno verrò da Te,
Dio di luce e mi dirai:
«Vieni, ora vivi il mio tempo!
Io ti colmerò di pace
e ti sazierai della mia gioia!
La tua vita trascorsa
sarà il tuo dono per me,
con ogni segreto nascosto
nel cammino del dolore,
sofferto nel tuo tempo
sulla tua terra ».
Signore, ma è così poco
quello che ti porterò: son come
una testuggine vuota
che galleggia sul mare.
Ti porterò il mio nulla,
ma è così che io voglio
iniziare già, fin d’ora,
il mio viaggio di luce
verso il tuo infinito Cielo.
Incoronata