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mercoledì 26 aprile 2017

Maria, prega per noi!




Un’alba nuova sorge
dietro la montagna.
Un raggio di sole,
trepidante, scende
e, timido, entra
nell’umile casa.
Tu segui, Maria,
il suo percorso di luce
sottratta all’astro radioso.
Cerca angoli bui ma
son tutti splendenti, già.
O Vergine di luce,
al piccolo raggio
allora tu doni

la Nuova Luce.
Nel silenzio profondo,
immersa nel tuo Dio,
Tu contempli il Figlio
di cui sei madre
e, misteriosamente,
figlia del tuo Figlio.
Protetta dall’ombra
del Padre Altissimo,
abiti in quel tuo Cielo
ch’è dimora sulla terra
calpestata dagli uomini.
O Vergine pietosa,
è anche la tua terra.
Tu porti nell’intimo
un disegno progettato,
fin dall’eterno inizio,
dal Creatore del mondo.
Dio è nato in te
per questa umanità,
redenta dal suo sangue.
Nell’anima hai accettato
la scelta del tuo Signore,
senza nulla comprendere.
Il mistero hai accolto,
serbandolo nel cuore.
Il tuo  «sì» hai pronunciato
per nostro amore.
Prega per noi, Maria,
Regina della pace!
Madre di Gesù
e nostra Madre,
prega per noi!


Il piccolo raggio di sole sei Tu.
Incontra Maria e riceverai da Lei
la Luce Nuova che è Gesù.
Porta con te questa Luce,
per accendere
il cuore spento del mondo!
Incoronata

sabato 15 aprile 2017

Auguri pasquali



Questo è un augurio pasquale insolito e parte da tre immagini che ho vissuto come attestati strani della mia vita e che fanno riferimento ad accadimenti storici di questo tempo.

La prima figura è quella di un ponte crollato. Non addebito la responsabilità a nessuno ma io stesso mi son sentito rappre-sentato da quel disastro. Ho visto che solo Gesù è il vero ponte che unisce la terra al cielo e non porta morte ma solamente vita, anzi vita eterna. Tutto quello che ho fatto ha solo valore in Gesù, ed auguro a tutti di essere ponti che conducano all’eternità beata.

Una seconda immagine è quella di una casa diroccata perché vi sono altri interessi che portano a costruire case instabili, che franano sugli uomini, perché mal costruite con materiali scarsi. E anche in questo caso ho capito che la mia vera dimora non è in questo mondo. Qui sono solo di passaggio e nulla  è veramente stabile. Voglio augurare a tutti i miei fratelli e sorelle di anelare le dimore eterne, quelle non costruite da mani umane, ma direttamente tirate su da Dio. La risurrezione è una casa per l’eternità, che non subirà più terremoti o frane perché ciò che costruisce Dio è stabile in eterno. Non ci lasciamo più ingannare dai falsi costrutti di questo mondo che crolla e finisce.

La terza immagine è quella del continuo chiacchiericcio che sento ovunque. Si parla molto, tanto, troppo e la vita si sta estinguendo per le infinite parole umane. Perché cerchiamo vita dove non c’è se non il regno della morte? Una sola è la parola che rianima tutto: Gesù risorto. E’ quel silenzio di tomba sulla morte e la Parola viva del Signore, che offre l’eternità. Voglio augurarvi, fratelli amati di ricevere l’unica vera Parola: Gesù è risorto, Gesù è vivo per sempre ed io voglio vivere in quella parola che riempie il tempo e lo spazio. Non desidero più sentire parole di morte, ma augurare a tutti voi l’unico annunzio, portatore di vita: Cristo non muore più perché ormai Egli ci porta a vivere  per sempre

Diamoci parole di eternità.

Il mio augurio possa raggiungere il tuo cuore e offrirti la gioia che nasce da quella tomba vuota come annunzio di risurrezione. Buona Pasqua!
                                     Lorenzo
                                                    unito ai suoi fratelli di fede 



venerdì 14 aprile 2017

Misterioso deserto!



I miei passi stanchi
ho seguito, a lungo,
nel deserto infuocato.
Ed ero solo, Signore.
Il vento passava,
creando le dune
con la sabbia dorata.
Poi, come per gioco
la sollevava in alto,
facendola ricadere
pari a pioggia leggera,
che oscurava il cielo.
A volte, amava sparire
nella rena e riapparire,
mostrando i misteriosi
fiori di sabbia,
simili a rose.
Ma quando tutto
ritornava sereno
nella quiete serale
umida e fresca,
percepivo la vita
quale profonda intesa
col tuo Essere divino.
Di pace inondavi Tu
il mio cuore o Padre
d’immensa bontà,
così, come il mare
che ricopre la spiaggia
nell’alta marea.

Il fiore del deserto
 Mi sentivo solo con mille problemi. Cercavo qualcuno che mi desse una mano. Feci un sogno particolare.
Non so come sono finito in un deserto alla ricerca di un amico. Mi persi. Smarrito e ancora più solo, percorrevo l’immensa distesa. Sentivo l’urlo del vento che l’attraversava. Era il mo unico compagno di viaggio, mi spingeva con forza e mi trasportava chissà dove. Intanto mi raccontava la storia di una persona speciale che non conoscevo intimamente. Mi disse che aveva tanto sofferto per causa mia: era stato inchiodato su una croce per salvarmi. Lui, l’uomo innocente, era morto per me. Aveva preso il mio posto di meritevole condanna. Io ascoltavo senza capire ciò che mi diceva il vento. 
I miei passi correvano davanti a me e mi affaticavo tanto a seguirli. Vedevo il deserto come un infinito mare giallo in cui i miei piedi affondavano e provavo paura e angoscia. Pensavo all’uomo del vento e desideravo portargli un fiore come segno di gratitudine. Ma come trovarlo in quest’aridume? Improvvisamente il vento scoprì la sabbia e mi presentò un fiore bellissimo chiamato «rosa del deserto». Poi mi svelò il suo segreto: un processo di cristallizzazione mediante la sua azione levigatrice.
Il vento mi  lasciò davanti ad una icona che rappresentava un Crocifisso. Guardai  quell’uomo con compassione e compresi il suo dolore per me e l’amore infinito di un uomo morto in croce che era quello del mio Dio.

Non so perché, mio Gesù,
dall’alto della Croce
ti chini su di me.
Incontri  il mio sguardo
ed io entro nel Tuo
e mi lascio avvolgere
da tuo silenzioso
inspiegabile amore.
Da sempre mi attendevi
nel mio deserto arido.
Strano, io cercavo
un uomo proprio
per non sentirmi solo.
Ora, eccomi con Te.
Io cercava un uomo
ed ho incontrato Dio. 
                                                       Incoronata