Un giorno, un
raggio di sole, sentendosi inutile, andò alla ricerca di un oggetto in cui
riflettere la sua luce.
Nel medesimo
giorno, un uomo si arrampicò su per la collina, alla ricerca di una cosa
preziosa. Egli sperava di trovarla nascosta tra l’erba verde. Non si sa mai.
Ma ecco che, da
lassù, il piccolo raggio solare avvistò, in un campo fiorito, una bottiglietta
di vetro, che lo incuriosì molto. La raggiunse e la investì con il suo filo di
luce, ed essa brillò così tanto da sembrare una manifattura di gran valore. La
sua luce serviva a qualcosa e si sentì realizzato. Lo scalatore si accorse, da
lontano, di quel luccichio e corse, quanto più poteva. Quando giunse in quel
luogo inondato da quello strano chiarore, notò l’oggetto di vetro in cui si
rifletteva il raggio di sole, e ne ebbe disprezzo, perché appariva di scarso
pregio. Tolse il tappo alla bottiglia e lanciò il contenuto molto distante,
senza nemmeno esaminarlo. Non gli interessava affatto. Un piccione, che passava
per caso, lo colse al volo nel suo becco e fuggì, lasciando cadere un
biglietto.
L’uomo lo raccolse
e lesse:
« Mio caro amico, non so chi tu sia ma ti
lascio quest’ oggetto prezioso che mi appartiene. L’ho conservato per te, che
lo hai trovato. È un diamante di gran pregio, che ho voluto proteggere in
questa umile bottiglia. Sii felice per questo mio dono e usalo per far del bene
anche agli altri. Ricordati di me ».
Quando poi alzò lo
sguardo, alla ricerca di quel bene rifiutato, lo trovò nel becco del volatile
che mollò la presa nel lago vicino. Il diamante s’inabissò nelle acque
sottraendo al ricercatore la sua preziosa eredità. Si ode, ancora oggi, un
lamento sulla collina accanto alla bottiglia vuota immersa nel buio:
« Povero sciocco!
Avevi un tesoro tra le mani e te lo sei lasciato sfuggire stupidamente ».
In ognuno di noi
c’è sempre un non valutare correttamente quello che Dio nasconde, nella
profondità del nostro cuore.
Ti prego …
Mentre ti cerco, Eterno Dio,
in ogni angolo del mio essere,
scopro una luce che splende
in fondo alla mia anima
desolata e stanca.
Vedo che ci sei Tu: mi attendi
Vedo che ci sei Tu: mi attendi
per donarmi Te
stesso.
Sei quel bene prezioso
che da tempo cercavo
in posti sbagliati.
Con Te, mio Signore, lamento
le occasioni perdute
del tuo donare infinito.
Ed ora, riflessi luminosi
s’accendono in me
come d’improvviso.
Mi sento confuso
per tante tue grazie,
indegno per tanti tuoi doni.
Vivo la meraviglia
della tua vita divina.
Fa’ ch’io non ti perda mai
per mia negligenza;
che ti cerchi
e ti ritrovi sempre
in ogni mio cercare
e in ogni mio trovare,
mio preziosissimo Dio.
Incoronata
Incoronata
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