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sabato 21 gennaio 2017

La canzone dell'inverno



Sul pentagramma musicale l’inverno ha scritto la sua canzone. E’ un messaggio particolare che vuole trasmettere al mondo attraverso le sue parole, incise nella natura.
Fiocchi di neve scendono lievemente dall’alto, sprigionate da quelle soffici nuvole bianche che hanno, invece, imprigionato il sole, nascondendolo sotto il loro manto. E’ tutto un candore! I rami secchi degli alberi spogli si vestono come in primavera: sembra una bellissima fioritura luminosa. Anche i campi innevati, così come i tetti delle case, offrono paesaggi incantevoli e suggestivi. Uccelli nostrani cercano il loro cibo, pigolando. Il freddo li rende simili a batuffoli di piume. I bucaneve vincono il  gelo rompendo il giaccio per uscire alla luce e sbocciare.
L’inverno prosegue nel suo canto con una varietà di passaggi e tonalità attraverso immagini e suoni. Mi insegna il mistero dell’attesa di una vita che, già, si esprime in un apparente risveglio: gli alberi si adornano a festa; gli uccelli volano, raccogliendo nell’aria le note gelide della stagione invernale; i boccioli dei bucaneve si aprono, affacciandosi oltre la coltre di neve.
Io leggo, con gli occhi di Dio, il poema stupendo che Lui ha  scritto per l’uomo. Contempla, anche tu, con me le meraviglie della sua opera creativa e traducile nel tuo cuore con un silenzio di adorazione e di lode.
Canta il tuo inno melodioso al Padre dei Cieli immensi!



Ti prego…

Ti ho cercato, eterno Dio,
nel mio libro di vita
e, stupito,  ti ho  trovato
in una pagina vuota.
Non so proprio perché
non c’era scritto nulla,
ma essa trasmetteva luce.
Era come se mi parlasse
senza parole, né segni.
Emanava un tale chiarore
da incidere il tuo amore,
denso di misteri, su quel foglio,
in modo invisibile,
insieme ai tanti segreti nascosti.
Quante cose hai suggerito
al mio cuore, Signore,
nei miei tempi trascorsi,
attraversati dal tuo silenzio
vissuto col mio!
Mi conduci, ora, con gioia
per le vie del creato;
mi mostri i dettagli
della tua opera artistica;
mi riveli il senso vero
d’ogni suo particolare,
accostandolo al mio essere.
Ascolto la  delicata canzone
del mio inverno intimo
cantata da Te, armonioso Dio
e comprendo che Tu,
presto mi rivelerai
i misteri del tuo Regno.
                                             Incoronata 



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